Friuli Doc non si ferma e, alla sua 26^ edizione (che si svolgerà a Udine, da giovedì 10 a domenica 13 settembre), punta sulla qualità. Complice il Coronavirus, ma anche figlio di un progetto preciso dell’Amministrazione Comunale che mette al centro gli ospiti e la loro sicurezza rispetto all’inseguimento continuo di un nuovo record di presenze. Naturalmente, Friuli Doc rimane soprattutto la festa del gusto e dello stare insieme, ma con la “testa sulle spalle”. Un Friuli Doc con le sue tante eccellenze da incontrare in quattro piazze della città: piazza Duomo (Sapori di Carnia), piazza Venerio (Mestieri Artigiani), piazza XX Settembre (Gusto goriziano), Largo Ospedale Vecchio (Tarvisiano, sapori di confine) e in via Aquileia (Pro Loco, esercizi e laboratori artigianali del borgo) alle quali si potrà accedere previo controllo della temperatura. Sarà inoltre possibile e assai utile utilizzare una specifica app:
Eilo(scaricabile dagli store ufficiali di Apple e Google), che consentirà l’ingresso alle rispettive aree in maniera semplice e sicura, garantendo la tracciabilità e, contestualmente, la privacy di ognuno. Nei luoghi della festa saranno aperti i vari stand organizzati in maniera tale da poter effettuare esclusivamente il servizio al tavolo. Una scelta di prudenza, certo, ma anche di eleganza del consumo, parte integrante della nuova formula che si intende dare alla manifestazione, considerata irrinunciabile dall’Amministrazione Comunale anche per non far mancare ai friulani quello che viene comunemente considerato come l’evento enogastronomico più importante della regione. Tante le partecipazioni e collaborazioni di rilievo di questa edizione: Regione Fvg, PromoTurismoFvg, Università degli Studi di Udine, Camera di Commercio Pn-Ud, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Società Filologica Friulana (organizzatrice di un concerto nella corte di Palazzo Mantica), Coldiretti (con uno spazio degustazione allestito presso Palazzo Florio), Associazione Pro Loco Fvg, Comitato Friulano Difesa Osterie (22 i locali partecipanti), Campeggio Club Udine (con un punto informativo presso il parcheggio di via Chiusaforte) e Gruppo Folcloristico “Stelutis” di Udine (che proporrà un divertente gioco dell’oca rivisitato).
«Anche quest’anno Udine avrà Friuli Doc – ha dichiarato il Sindaco Pietro Fontanini -. Si tratta di una vera e propria vittoria per la città di Udine che ha saputo reagire alla pandemia in maniera esemplare, grazie al senso di responsabilità degli udinesi e allo spirito di sacrificio dei medici e dei volontari della Protezione Civile, diventando già in aprile una delle prime città italiane pronte per il ritorno alla normalità. Per questo motivo – ha proseguito Fontanini – abbiamo ritenuto che organizzare davvero anche quest’anno la manifestazione non fosse utopia, ma una possibilità concreta. Non abbiamo mai smesso di crederci e oggi, nonostante tutte le difficoltà e le critiche di chi non voleva crederci, siamo a presentare ufficialmente il raggiungimento di questo traguardo».
«Con la decisione, che rivendico con orgoglio, di organizzare anche quest’anno Friuli Doc – ha aggiunto l’Assessore alle attività produttive, turismo e grandi eventi, Maurizio Franz – abbiamo voluto dare un segnale forte della volontà della città di ripartire e dire grazie agli udinesi per il senso di responsabilità con cui hanno affrontato questi difficili mesi di pandemia. Ovviamente si tratterà di un’edizione straordinaria – simbolicamente abbracciata da Udine sotto le Stelle – di questa manifestazione che da venticinque anni segna l’ingresso nella stagione autunnale all’insegna della degustazione delle eccellenze enogastronomiche friulane. Ma sarà anche un Friuli Doc capace di rappresentare un nuovo inizio, un punto di svolta, un’occasione per ridefinire il paradigma stesso dell’evento puntando sempre più sulla qualità dei prodotti offerti e meno sui grandissimi numeri degli anni scorsi, a partire dall’obbligo di servizio e consumo al tavolo. Non posso poi non ringraziare la Regione Fvg, PromoTurismoFvg, le Associazioni di categoria, l’Università degli Studi di Udine, il Conservatorio, il Comitato Friulano Difesa Osterie, i borghi storici e tutti coloro che ci hanno creduto. Non mi rimane che augurare agli udinesi un buon Friuli Doc invitando tutti a rispettare le regole», è stata la conclusione dell’assessore.
«Un evento fortemente voluto anche dalla Regione, per trasmettere alla comunità e non solo un segnale della ripresa dal confinamento avvenuta non senza difficoltà, ma che a Udine come nel resto del Friuli VG, sta dando risultati positivi anche al di sopra delle aspettative. Friuli Doc – è stato il pensiero dell’assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini –, è una delle tappe che l’Amministrazione comunale di Udine ha voluto e saputo affrontare con efficacia, per rianimare la città e farne scoprire potenzialità e peculiarità a lungo sopite. Una città che il Comune ha contribuito a rendere nuovamente attrattiva e che è visitata da numerosi turisti, per ora per gran parte italiani come nel resto della regione. Friuli Doc si prospetta con un’edizione diversa, ma assolutamente importante, che valorizzerà ancor di più le eccellenze del Friuli VG dal punto di vista enogastronomico, paesaggistico e culturale», ha chiosato l’assessore regionale.
Come da tradizione, è stata confermata la proposta degli incontri culturali e divulgativi che avranno il loro punto di svolgimento principale sotto la Loggia del Lionello (sempre rispettando scrupolosamente le norme di prevenzione e di distanziamento sociale, con posti disponibili sino al raggiungimento della capienza massima di 45 posti). Quattro momenti di approfondimento sulle tematiche del cibo e del vino saranno proposti dall’Università degli Studi di Udine, affiancati dagli incontri organizzati da PromoTurismoFvg, da AgriFoodFvge da Coldiretti.
L’inaugurazione è prevista per giovedì 10 settembre, alle ore 17.30, in piazza Libertà. In occasione del taglio del nastro, le Autorità presenti consegneranno cinque riconoscimenti ai rappresentanti delle categorie sanitarie (medici, infermieri, Oss, tecnici di laboratorio) e della Protezione Civile, simbolo della resistenza all’emergenza pandemica, dello spirito di servizio alle comunità locali e della gestione della sicurezza sociale, indispensabili presìdi di riferimento e operatività nelle lunghe settimane del confinamento. Al termine, un vivace concerto proposto dai ragazzi dell’Udine Jazz Ensemble del Conservatorio “J. Tomadini” di Udine.