“C’è una crescita dei casi, contenuta se guardiamo ad altri Paesi dell’Ue, ma è un aumento sostenuto. Evidentemente è un’avvisaglia di quello che avverrà nelle prossime settimane quando toccheremo con mano l’effetto dell’apertura scuola. Dobbiamo essere attenti e sorvegliare quello che accadrà”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), commentando i dati odierni dei contagi registrati dal ministero della Salute. “Quello che accadrà nelle prossime settimane dipende da noi – chiosa Andreoni – da come gestiremo gli interventi sanitari per contenere i focolai e dal numero dei tamponi fatti ogni giorno che dovranno aumentare ed essere molto selettivi”.
“Siamo in un momento cruciale dell’epidemia – osserva Andreoni – che non si muove in maniera lineare ma logaritmica, e passare da 1.500 casi al giorno a 5mila è un balzo rapido. Tornare indietro, come stanno facendo in Francia è molto complicato, come lo è far scendere la curva dei casi. Noi ci abbiamo messo settimane ed eravamo in lockdown”. Per Andreoni, direttore dell’unità Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma, “c’è anche un altro elemento di preoccupazione: aumentano i ricoveri dei pazienti in terapia intensiva e i decessi. E’ un incremento che ci preoccupa ma – conclude – siamo ancora lontani dalla forte pressione sostenuta nei mesi di marzo-aprile”.
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