Oltre 7 milioni di persone hanno scaricato l’App Immuni. In Friuli Venezia Giulia l’applicazione è stata scaricata dall’ 11.5 % della popolazione. Un dato di un punto più basso rispetto alla media nazionale (over 14) che si attesta al 12.5%. Toscana, Abruzzo, Emilia Romagna e Sardegna sono le regioni più virtuose nell’utilizzo dell’applicazione Immuni.
È uno strumento importante nella lotta contro Covid-19 : aiuta a rintracciare i contatti di chi risulta positivo al virus.
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Per aiutare ad evitare la diffusione di nuovi focolai da Covid-19, è possibile scaricare sul proprio smartphone Immuni, l’app promossa dal Ministero della Salute per il tracciamento dei contatti (contact tracing).
Sviluppata nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea a tutela della privacy, l’app rappresenta un supporto tecnologico che si affianca alle iniziative già messe in campo dal Governo per limitare la diffusione del virus Covid-19.
Come funziona
Gli utenti che decidono di scaricare l’applicazione contribuiscono a tutelare se stessi e le persone che incontrano. A chi si è trovato a stretto contatto con un utente risultato positivo al virus del COVID-19, l’app invia una notifica che lo avverte del potenziale rischio di essere stato contagiato. Questo permetterà di rivolgersi tempestivamente al medico di medicina generale per ricevere le indicazioni sui passi da compiere.
Quando le strutture sanitarie e le Asl riscontrano un nuovo caso positivo infatti, dietro consenso del soggetto stesso gli operatori sanitari inseriscono un codice nel sistema. A questo punto il sistema invia la notifica agli utenti con i quali il caso positivo è stato a stretto contatto.
Grazie all’uso della tecnologia Bluetooth Low Energy, questo avviene senza raccogliere dati sull’identità o la posizione dell’utente. Immuni riesce quindi a determinare che un contatto fra due utenti è avvenuto, ma non chi siano effettivamente i due utenti o dove si siano incontrati.