Le continue richieste, in arrivo soprattutto da fuori regione, hanno spinto gli organizzatori a prolungare di una settimana, fino a domenica 18 ottobre, la mostra fotografica “Pier Paolo Pasolini attraverso lo sguardo di Sandro Becchetti: frammenti di una narrazione”, allestita nel Centro studi Pasolini di Casarsa. Visitatissima nell’arco di tutta l’estate – pur in sicurezza, nel rispetto delle norme Covid – l’esposizione presenta per la prima volta nella sua completezza il servizio fotografico realizzato in una giornata del 1971 dal fotografo romano Sandro Becchetti (1935 – 2013) nella casa di Pasolini all’Eur, in via Eufrate 9, dove viveva dal 1963 assieme alla madre Susanna Colussi e alla cugina Graziella Chiarcossi.
Una cinquantina le fotografie: accanto ad alcuni celeberrimi e intensi ritratti di Pasolini, fra i quali quello notissimo cui stringe in mano la sua raccolta poetica Le ceneri di Gramsci, ci sono gli scatti, intensi e spesso intrisi di tenerezza, che testimoniano la presenza dolce e silenziosa della madre Susanna accanto al figlio. Una sequenza straordinaria, quella colta con rara sensibilità dall’obiettivo di Becchetti, che dagli anni ’60 ha documentato la realtà del nostro Paese, immortalando poi i grandi protagonisti della cultura internazionale per i più importanti giornali di mezzo mondo. Accanto alle foto di Pasolini e la madre c’è anche una carrellata di ritratti di grandi nomi della cultura italiana, tutti amici del poeta, fra i quali Bernardo Bertolucci, Dacia Maraini, Federico Fellini, Giuseppe Ungaretti. Infine, le immagini dell’orazione funebre di Alberto Moravia tenuta a Campo dei Fiori il 5 novembre 1975.
La mostra è aperta dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, al sabato e nei giorni festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.
L’ingresso è libero, soggetto al rispetto delle norme legati all’emergenza sanitaria.