Trieste, 17 dic – “Con oltre 160 milioni di euro per il 2021
sosteniamo in modo concreto le politiche per il lavoro, chi fa
libera professione, le famiglie, l’istruzione, la formazione e la
ricerca del Friuli Venezia Giulia”.
“Abbiamo impostato questa manovra cercando di approntare tutti
gli interventi prudenziali necessari a rispondere alle criticità
che investiranno il mondo del lavoro alla fine delle coperture
degli ammortizzatori sociali e dello sblocco dei licenziamenti
conseguenti al Covid-19. Misure che mettiamo in campo prestando
grande attenzione all’evoluzione delle norme che riguardano le
politiche attive del lavoro e agli stessi lavoratori della nostra
regione”.
Questo il commento dell’assessore al Lavoro, formazione,
istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen,
durante la discussione in Consiglio regionale della legge di
Stabilità.
“Rispetto al 2020 abbiamo rafforzato i finanziamenti sul lavoro
che – ha spiegato Rosolen – passano da 11 a 16 mln di euro,
ampliando gli interventi che hanno permesso al Friuli Venezia
Giulia – unica regione in Italia – di registrare, a fine estate,
una variazione positiva nell’andamento occupazionale”.
“Potenziate significativamente anche le politiche attive per il
lavoro. Gli incentivi alle aziende per le assunzioni e le
stabilizzazioni arrivano infatti a 10,8 mln di euro per il 2021,
mentre per il 2020 erano inizialmente 4 mln. Un capitolo che nel
corso di quest’anno – ha sottolineato l’assessore – è stato
rimpinguato con manovre successive, investendo alla fine oltre 18
mln di euro”.
“Inoltre i contributi ai Comuni per l’inserimento lavorativo
temporaneo di disoccupati per opere di utilità pubblica – i
cosiddetti Cantieri lavoro – salgono a 3,3 mln di euro, quando
nel 2020 erano stati messi a bilancio 2,5 mln”.
“Altri 2 mln di euro sono destinati al Fondo per il diritto al
lavoro dei disabili per l’inserimento occupazionale di queste
persone”.
“Sono aumentati anche gli importi volti a sostenere le attività
delle libere professioni, vero e proprio motore dell’economia del
Friuli Venezia Giulia grazie alla loro capacità di creare nuova
occupazione. Con 1,6 mln di euro – ha specificato Rosolen –
supportiamo i professionisti per l’avvio delle loro attività, per
iniziative di formazione e aggiornamento e per la conciliazione
fra la vita privata e quella lavorativa”.
“Con 40 mln di euro abbiamo confermato gli importi per favorire
la natalità e per consentire alle famiglie di iscrivere i figli
al nido e ai centri estivi. 17 mln sono destinati infatti
all’abbattimento delle rette asili nido, mentre più di 6 mln
andranno ai gestori di queste strutture per contenere
ulteriormente le somme richieste ai genitori. Ulteriori 300mila
euro – ha aggiunto l’esponente della Giunta – sono stati
stanziati per abbattere la retta di iscrizione al nido, per
l’anno in corso, per le famiglie che, a causa del Covid-19, hanno
presentato la domanda in ritardo”.
“Abbiamo anche reso strutturale la misura per i centri estivi con
uno stanziamento per il 2021 di 2 mln di euro”.
“Con una somma complessiva di 11,5 mln di euro abbiamo deciso di
garantire il bonus natalità anche per i nati nel 2021. A tal
proposito può essere richiesto, una tantum, un assegno di 1.200
euro”.
“Sul capito dedicato alle pari opportunità – ha affermato Rosolen
– sono stati messi 350mila euro per i progetti contro la violenza
sulle donne, per la conciliazione vita privata e professionale e
per favorire la parità di genere”.
“Cresce di 4 mln di euro anche l’importo previsto per
l’istruzione che dai 35 mln del 2020 sale ai 39 mln del 2021.
Risorse per confermare e ampliare gli interventi volti a
garantire il diritto allo studio”.
“Nel dettaglio – ha precisato l’assessore – abbiamo stanziato 1,5
mln per la Dote scuola, 2 mln per i libri di testo, 700mila euro
per le rette delle scuole paritarie, 2,2 mln per le scuole
dell’infanzia non statali, 900mila euro per la didattica a
distanza (Dad), 2 mln per i contributi agli istituti per il
potenziamento dell’offerta formativa (Pof), 800mila euro per le
sezioni primavera, per le classi quindi che hanno bambini dai 24
ai 36 mesi, 1,4 mln per l’insegnamento della lingua friulana e 10
mln per le borse per garantire il diritto allo studio
universitario, cui si somma il Fondo integrativo statale”.
“Abbiamo rafforzato sensibilmente anche gli interventi per la
ristrutturazione e l’adeguamento antisismico delle strutture per
gli studenti universitari, che salgono da 500mila a 4 mln di
euro”.
“Per la formazione dei ragazzi dai 14 ai 18 anni – elemento
fondante per il rilancio della nostra regione – è stato
confermato per il 2021 l’importo di 24,4 mln di euro. Per i
Percorsi di istruzione e formazione professionale abbiamo messo a
bilancio 21 mln, mentre per gli insegnanti di sostegno e per il
vitto e convitto degli studenti Iefp sono previsti 1,4 mln”.
“Infine – ha detto in conclusione Rosolen – i finanziamenti per
la ricerca ammontano a 5 mln di euro”.
ARC/RT/ep
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