Dal 12 aprile il Friuli Venezia Giulia torna in zona arancione.
La Regione si trova in zona rossa dal 15 marzo.
Lunedì riapriranno negozi e altri servizi come i saloni di parrucchieri ed estetisti. Nelle scuole riprendono le lezioni in presenza per tutte le seconde e terze medie e al 50% per gli studenti delle scuole superiori. Si potrà tornare a spostarsi all’interno del proprio comune senza autocertificazione. Restano però chiusi bar e ristoranti, mentre prosegue il servizio per asporto.
Secondo il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, l’indice Rt puntuale in Friuli Venezia Giulia è sceso a 0,79. E’ il valore più basso tra quello registrato dalle regioni. Migliorano gli indicatori, ma resta ancora alta la pressione sugli ospedali.
La situazione è “drammatica”, dice il presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani – Emergenza Area Critica (Aaroi Emac) del Fvg, Alberto Peratoner, in una lettera inviata a Fedriga: “I veri numeri ci dicono che i pazienti Covid gravi in terapia intensiva in Fvg sono ben di più di quanti dichiarati, superando decisamente il valore del cutoff di 50% dei posti letto intensivi totali occupati da pazienti Covid”. Il riferimento è all’apertura di terapie subintensive, “che in realtà a tutti gli effetti sono vere terapie intensive”. Domani l’associazione sarà ricevuta dal vicepresidente del Fvg, Riccardo Riccardi, “per approfondire i contenuti della lettera”.
“La salute dei cittadini e la gestione dell’emergenza Covid sono temi che non possono essere trattati con leggerezza”, puntualizza Riccardi. Ieri sono state aperte le prenotazioni delle vaccinazioni della fascia d’età 60-69 anni, che riceverà il vaccino AstraZeneca. Alle 12.15, secondo i dati diffusi dalla Regione, erano state superate le 22 mila prenotazioni (22.261). Numeri che confermano la fiducia delle persone nel principale strumento a nostra disposizione nella lotta al Covid-19″.
Nelle ultime 24 ore in Friuli Venezia Giulia sono state riscontrate 336 positività al Covid-19 su un totale di 9.224 test eseguiti: 228 da 6.803 tamponi molecolari con una percentuale di positività del 3,35%; 108 da 2.421 test rapidi antigenici (4,46%). I decessi registrati sono 24, a cui si aggiungono 5 morti pregresse. I ricoveri nelle terapie rimangono 77 mentre quelli in altri reparti scendono a 529 (-25).