Una manifestazione sportiva che “tira la volata” ad un altro grande evento, Gorizia città europea della Cultura 2025, una data importante che darà ulteriore grande visibilità al Friuli Venezia Giulia. Lo sport, e in particolare il Giro d’Italia, è un volano che permette di promuovere il Friuli Venezia Giulia nel mondo”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo Sergio Emidio Bini al termine della 15a Tappa della corsa rosa conclusasi oggi in piazza della Vittoria a Gorizia. Accompagnato dal collega di giunta Fabio Scoccimarro e dal sindaco Rodolfo Ziberna, l’esponente dell’esecutivo, al termine della cerimonia di premiazione, ha ricordato la valenza della manifestazione nonché uno dei prossimi appuntamenti ciclistici che vedrà di nuovo protagonista il Friuli Venezia Giulia.
“In queste tappe – ha detto Bini – abbiamo la possibilità di promuovere i nostri luoghi in 180 Paesi del mondo. Il Giro d’Italia, quindi, oltre ad un evento sportivo di altissimo livello, è un sicuro volano importantissimo anche per quanto riguarda il nostro turismo: lo dimostra il fatto che nei giorni scorsi, in soli dodici minuti, sono stati letteralmente bruciati i mille biglietti che erano stati messi a disposizione per salire in vetta allo Zoncolan. Molti di quei ticket sono stati prenotati e acquistati da stranieri: ciò significa che la nostra regione, al di là degli eventi sportivi, è un territorio assolutamente ricercato. C’è tanta voglia di ripartire ed eventi come questi ci aiutano a far sì che ciò possa avvenire in fretta, tornando così alla normalità”.
Come sottolineato poi da Bini, il Giro è una manifestazione che permette di promuovere non solo i più conosciuti brand ma anche le piccole perle del territorio. “Al di là dei pezzi da 90 come lo Zoncolan e la spiaggia di Grado – ha aggiunto l’assessore – seguendo la tappa odierna abbiamo potuto far conoscere ad esempio il Collio, Cormons, le colline e Gorizia, una meravigliosa città che in questi anni è cresciuta parecchio e che nel ’25 avrà modo di farsi conoscere in maniera prepotente”.
“Il legame che c’è tra il Friuli Venezia Giulia e il ciclismo – ha concluso Bini – è fortissimo. Lo dimostra il fatto che quest’anno ospiteremo, oltre al Giro d’Italia maschile, anche quello femminile. Poi avendo a disposizione un uomo vulcanico come Cainero che è una fucina di emozioni e di idee, non è detto che in futuro ci siano altre novità tra Friuli Venezia Giulia e il Giro”.
Dal canto suo l’assessore Scoccimarro ha posto in evidenza l’importanza di promuovere “un territorio come il nostro che, usando le parole di Ippolito Nievo, è un piccolo compendio dell’universo. Uno sport così popolare e così famoso come il ciclismo, come dimostra la gente qui presente, è sempre un momento di grande festa”. Facendo poi riferimento allo sconfinamento del Giro in una zona, il Collio Brda, che si candida ad essere patrimonio dell’Unesco, Scoccimarro ha ricordato come “ci siano a cavallo tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia incredibili eccellenze che vanno valorizzate attraverso operazioni di reciproca collaborazione”.
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