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“Orchestra in connessione” è innovazione, tecnologia e virtuoso esempio di collaborazione tra imprese e realtà culturali del Friuli Venezia Giulia. BeanTech, azienda informatica friulana, e l’Orchestra giovanile filarmonici friulani, riconosciuta dal Ministero della Cultura, hanno realizzato un concerto in live streaming con la prima esecuzione di “Far but near” (Distanti ma vicini) del compositore Mario Pagotto, brano realizzato per orchestra spazializzata in luoghi differenti, ma in connessione live.
La pandemia ha trasformato i consumi culturali e stimolato molte realtà a investire sul digitale, tuttavia la tecnologia è stata utilizzata come semplice mezzo di trasmissione di un contenuto a tutti gli effetti tradizionale (come il concerto o la rappresentazione teatrale) per fornire al pubblico un surrogato delle esecuzioni dal vivo, ricorrendo ad esempio agli spettacoli in streaming. BeanTech e l’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani scelgono così di sperimentare una soluzione alternativa per rendere la tecnologia protagonista: non solo mezzo di trasmissione, ma elemento sostanziale di uno spettacolo. In occasione dell’evento “Orchestra in Connessione” 16 musicisti under 35 dell’orchestra hanno eseguito il brano di Pagotto posizionati in cinque diversi spazi della nuova sede dell’azienda IT in via Ivrea. La tecnologia ha permesso all’ensemble orchestrale di interpretare il brano come se fossero gli uni accanto agli altri, sfruttando la distanza come elemento integrante anziché un ostacolo da superare.
Alessio Venier, direttore d’orchestra classe 1992 e direttore artistico dell’Off, spiega che la realizzazione di “Orchestra in Connessione” è sperimentale in ogni suo aspetto: “Proponiamo una musica nuova che integri la distanza tra gli esecutori nel suo stesso progetto. Un modo contemporaneo di comporre e di eseguire, di pensare e di ascoltare la musica, uscendo dagli schemi già rodati per giungere a un approccio 2.0 che sfrutti le necessità imposte dalla pandemia per la creazione di qualcosa di mai sperimentato prima”.
“Siamo felici di consolidare una partnership creativa con beanTech che ci permette di esplorare nuove modalità di collaborazione tra privati e cultura – è il commento del presidente dell’Off Gabriele Bressan -. Non soltanto l’azienda sostiene la nostra attività concertistica diventando nostro mecenate grazie all’Art Bonus, ma costruiamo insieme un evento fortemente innovativo e che guarda al futuro”.
Conclude Fabiano Benedetti, Ceo & presidente di beanTech: “Unire IT e musica, creare un collegamento reale tra i due mondi utilizzando tecnologie che tutti conosciamo e sfruttiamo ormai quotidianamente per lavorare in ufficio o in smart working, era uno degli obiettivi che ci siamo posti quando abbiamo deciso di sviluppare questa iniziativa. Continua così il percorso “BeArt & Digital”, pensato per festeggiare i nostri primi 20 anni di attività e per dare spazio e valore all’arte, al territorio e ai giovani. La singolarità dell’evento si esprime nel concetto di “innovazione”: abbiamo creato insieme una musica collaborativa, dimostrando che così come la tecnologia, anche quest’arte ha le sue evoluzioni. Ospitare l’Orchestra all’interno della nostra sede di Udine è stata per beanTech una grande emozione, un gesto che mira a sostenere le iniziative che nascono in regione e i talenti che ne fanno parte”.
“Far but near”. Il brano del compositore Mario Pagotto
Le idee originali, quelle importanti, profonde e genuine, hanno bisogno di nascere in un terreno fertile e dissodato. Devono crescere in un ambiente conosciuto che le incoraggia e fortifica. Poi si sviluppano, prendono forza e consapevolezza e sono pronte ad affrontare il mondo e a connettersi con altre idee per formare nel mondo un reticolo fertile di invenzione e creatività. Questo è il percorso tratteggiato da “Far but near”: ad una prima fase in cui all’interno delle differenti famiglie strumentali germogliano idee musicalmente diverse, seguono momenti maggiormente dinamici dove, via via, queste idee prendono sempre più connessione tra loro, dando luogo infine, ad una complessa e organica polifonia.”