Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza alla luce del flusso dei dati del monitoraggio di Istituto superiore di sanità (Iss), ministero della Salute e Regioni
Cambia la mappa dei colori dell’Italia con 2 Regioni che da lunedì 17 gennaio 2022 passeranno in una fascia diversa: la Campania andrà in zona gialla come la maggior parte del Paese e la Valle d’Aosta dove scatterà la zona arancione.
In Italia sale l’indice Rt. “Nel periodo 22 dicembre 2021- 4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,56, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente e ben al di sopra della soglia epidemica” rileva il report dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia. “E’ in leggera diminuzione invece l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt 1,2 (1,18-1,22) al 4 gennaio contro Rt 1,3 (1,27-1,32) al 28 dicembre 2021”, precisa l’Iss. Anche l’incidenza settimanale a livello nazionale “continua ad aumentare: 1.988 ogni 100.000 abitanti (7-13 gennaio) contro 1.669 ogni 100.000 abitanti (31 dicembre 2021-6 gennaio 2022), dati flusso ministero della Salute”.
Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, il report evidenzia che crescono i ricoveri e l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva: “Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 17,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 gennaio) contro il 15,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 06 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 27,1% (rilevazione del ministero della Salute al 13 gennaio) contro il 21,6% (rilevazione del ministero al 6 gennaio)”.
“Confermiamo” la presenza in Italia di “una situazione epidemica acuta, con un’incidenza settimanale che ha raggiunto quasi 2mila casi per 100mila abitanti e una velocità di trasmissione nel Paese che rimane significativamente sopra il valore di 1. Per quanto riguarda i servizi ospedalieri, hanno un andamento che è sovrapponibile a quanto sta avvenendo anche negli altri Paesi europei ed è importante che la tendenza alla crescita dei ricoveri” per Covid “possa essere invertita, proprio per cercare di evitare dei sovraccarichi dei servizi che già oggi sono fortemente impegnati” è il monito lanciato da Brusaferro.
I casi Covid crescono in tutte le età. “La fascia 20-29 anni è quella che ha il maggior numero di casi in aumento, seguita poi da 10-19 e 30-39. Tutte le altre sono a seguire. Se guardiamo poi le fasce d’età più giovani, vediamo che la curva è in crescita un po’ in tutte” ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità.