Festival della canzone Funebre a Rivignano. 2 novembre 2022

Festival della canzone Funebre a Rivignano. 2 novembre 2022

Festival mondiale della canzone funebre. 2 novembre 2022 ore 20,30

Ed eccoci ancora qui, più vivi che mai a raccontare in musica un appuntamento diventato oramai un caso quasi letterario, degno dei migliori polizieschi della narrativa gialla.  Anche quest’anno i musicisti si sono cimentati nella composizione di una canzone a tema funebre di varia natura. Chi presenta un brano rock, chi cantautorale, chi ironico/cabarettistico.

Siamo passati indenni sotto le forche caudine del covid e l’approccio è sempre più scanzonato ma attento a ciò che accade in giro.

Non è stato facile scegliere i partecipanti di quest’anno e li abbiamo trovati sia in regione che fuori, c’è addirittura una musicista e violoncellista ungherese.

selezionati per la gara:

ABERDEEN RAIL STATION – Undertaker blues

ALL’ULTIMO MOMENTO – Terra

BRATISKA – Maledet Napoleon

FABRIZIO DE POI – La nonna immobile

ROSARUBRA – Tango del riesumato

SOUL DIESIS – La dipartita di pallone

THE DEAD FLOWERS GRAVES – Ritus

ospiti:

FRIZZI COMINI TONAZZI

Veri protagonisti della scapigliatura friulana, racconteranno 45 anni di musica ironica e graffiante.

GIU’ COL MORALE

Fra i 60 e i 70 i Gufi furono i re del cabaret italiano, oggi riproposto da questi ragazzi per tirarci “su di morale”.

SPIRITUAL ENSEMBLE

Canto religioso, lo spiritual è famoso nel mondo per il messaggio di pace e la bellezza delle sue note.

Il programma della gara prevede un brano a concorrente per un tempo massimo di 5 minuti.

 A Rivignano (UD) durante la “Fiera dei Santi” si svolge dall’inizio del secolo l’originale  “Festival Mondiale della Canzone Funebre”  la notte del 2 Novembre, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Rivignano-Teor e dall’Associazione Musicisti Tre Venezie di Udine.

Il FMCF vuole perpetuare con un tocco di modernità l’antica tradizione rivignanese per la quale, dopo aver dedicato il giorno del 2 novembre al compianto dei defunti, le persone si ritrovavano in piazza di sera per celebrare la morte (e la vita), scacciando così la paura e la tristezza con il “Bal sul Brear”, ovvero il ballo sul rumoroso pavimento in legno, per allontanare gli spiriti.

Il tema delle canzoni è, manco a dirlo, l’eterno oblio tra la vita e la morte. Un tema drammatico da interpretare però in diversi aspetti culturali, come un esorcismo della paura e un inno alla vita.