Dopo l’anteprima a febbraio, torna nel mese dedicato alle donne la rassegna “La Scena delle donne” diretta da Bruna Braidotti e organizzata dalla Compagnia di Arti e Mestieri, che riparte dal 4 al 29 marzo in Friuli Venezia Giulia con sei appuntamenti, realizzati con il patrocinio del Comune di Pordenone, con il contributo del centro antiviolenza Voce Donna Onlus Pordenone e il Comune di Caneva e in collaborazione con la Scuola italiana di Playback Theatre, la Compagnia Caminantes, il Capitol, l’Ente di Decentramento Regionale di Pordenone e il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. «Nel mese di marzo, alla vigilia dei vent’anni di storia della nostra manifestazione, abbiamo scelto di dare voce al tema della memoria – dichiara la direttrice artistica Bruna Braidotti –. Una memoria storica, ma anche individuale e condivisa: dalle situazioni femminili di vita quotidiana messe in scena con il Playback Theatre alle confessioni dei “Dialoghi della vagina” di Teatro al Femminile, dalle donne della Divina Commedia, raccontate in scena da Arianna Addonizio, a quelle del secolo scorso, con gli spettacoli “L’anello forte” con Laura Curino e Lucia Vasini e “I treni della felicità” di Laura Sicignano e Alessandra Vannucci. Un campione della nuova drammaturgia contemporanea femminile, rappresentato da artiste giovani ed emergenti al fianco di artiste e drammaturghe note al grande pubblico».
Si parte sabato 4 (ore 18.00), presso l’Ex Convento San Francesco a Pordenone, con una performance di Playback Theatre, il teatro che narra, restituisce e improvvisa. Dal titolo “pirandelliano”, “Questa sera si recita a soggetto”, l’evento (a ingresso gratuito) sarà tutto dedicato alle donne. Attraverso l’originale tecnica del Playback Theatre gli spettatori saranno chiamati ad assistere a rappresentazioni incarnate da attori e attrici di professione, che nascono estemporaneamente dai racconti di vita quotidiana: storie inerenti alla disparità di genere, alla condizione femminile, alle aspirazioni delle donne. Si rifletterà insieme sulle diverse situazioni esplorate avvicinando il pubblico al senso più profondo del teatro come luogo in cui allenare la propria empatia.
Martedì 7 marzo, all’Auditorium Concordia di Pordenone (ore 20.45), appuntamento imperdibile con uno dei nomi femminili più importanti e apprezzati del teatro italiano, Laura Curino, in scena accanto a Lucia Vasini in “L’anello forte”, scritto e diretto da Anna Di Francisca. Lo spettacolo, dall’opera omonima di Nuto Revelli, arriva a Pordenone grazie alla collaborazione con Voce Donna Onlus Pordenone, realtà che sostiene da anni “La Scena delle donne” e con cui la rassegna dal primo momento ha creato sinergie. Un omaggio alle indimenticabili donne di cui lo scrittore e partigiano Nuto Revelli (1919-2004) ha raccolto le testimonianze: voci di donne, considerate «l’anello forte» della società, che con le loro ambizioni hanno dovuto pagare il prezzo più alto, muovendosi tra il desiderio di autonomia e libertà, gli impedimenti culturali e famigliari e il desiderio di garantire futuro a sé stesse e ai loro figli.
Va in scena a Caneva, presso la suggestiva location dell’Officina Villa Frova (Piazza San Marco), mercoledì 8 marzo (ore 20.45), “La commedia delle donne”, spettacolo di successo della Compagnia di Arti e Mestieri, che ha vinto nel 2013 il Premio di drammaturgia femminile Mariangela Melato. In scena Bruna Braidotti e Bianca Manzari nei panni di due attrici brave ma ingarbugliate nei loro rapporti affettivi sbagliati, in continuo equilibrio o disequilibrio per tenere insieme figli, desideri e sopravvivenza, donne che subiscono senza elaborarla la scelta o la non scelta della maternità. Attingendo alla Commedia dell’Arte e alle commedie di Carlo Goldoni in un mondo che non è registrato sulla loro indole, ma che sono costrette comunque a seguire, insieme progetteranno il prossimo canovaccio, ma studiato su misura per loro.
Giovedì 16 marzo ci sarà un nuovo appuntamento da non perdere, quello con la pluripremiata regista, autrice, produttrice e organizzatrice teatrale genovese Laura Sicignano, di cui va in scena all’Auditorium Concordia (ore 20.45) lo spettacolo “I treni della felicità – Questa storia nei libri di storia non c’è”. Lo spettacolo è ideato e diretto da Laura Sicignano, anche autrice insieme ad Alessandra Vannucci, e interpretato da tre attrici straordinarie: Fiammetta Bellone, Federica Carruba Toscano ed Egle Doria, per le musiche originali eseguite dal vivo da Edmondo Romano. Un episodio dell’immediato Dopoguerra vede protagoniste le donne nell’organizzazione di convogli che hanno trasferito “in Alta Italia”, circa settantamila bambini in condizioni di assoluta miseria da tutta la penisola.“Treni della felicità”: così li chiamò il sindaco di Modena. A lanciare l’iniziativa furono le donne della neonata Udi, a partire dall’idea di solidarietà laica che animava Teresa Noce, battagliera dirigente comunista e partigiana da poco rientrata dal campo di sterminio di Ravensbrük.
Dopo il successo di “Emancip(h)ate”, spettacolo premiato nel 2021 alla rassegna “La giovane scena delle donne”, mercoledì 22 marzo torna a Pordenone, al Capitol (ore 20.45), la compagnia Teatro al Femminile di Virginia Risso, con nuovo lavoro da lei scritto, diretto e interpretato, “I dialoghi della vagina”. In scena insieme a Risso, Gaia Contrafatto, per una stand-up comedy in cui l’interazione con il pubblico abbatte tabù e luoghi comuni legati all’universo femminile, e regala allo spettatore una performance esilarante, con molti spunti di riflessione.
Mercoledì 29 marzo va in scena presso l’Ex Convento San Francesco a Pordenone (ore 20.45), “La stanza delle anime. Le donne della Divina Commedia oggi” di e con Arianna Addonizio, diretta da Bruna Braidotti, e accompagnata dalle musiche originali eseguite dal vivo da Nicola Milan. Un viaggio femminile dalla Divina Commedia al nostro presente. Riportati all’oggi con nuove vesti, il massimo poeta italiano Dante Alighieri e Hildegard von Bingen, monaca, scrittrice e mistica tedesca, ci raccontano di Francesca Da Rimini, Pia De Tolomei, Sapia Salani, Piccarda Donati, Cunizza da Romano, Beatrice Portinari. Donne di ieri a cui Dante Alighieri diede la parola che diventano donne di oggi con gli stessi percorsi di vita.