Udine: Italia-Israele, tensione alta e scritte antisemite

Udine: Italia-Israele, tensione alta e scritte antisemite

In vista del pomeriggio e della serata di lunedì, quando a Udine andranno in scena il corteo per la Palestina che terminerà in centro storico e in serata il match di Nations League tra Italia e Israele, la Polizia Locale sarà presente nelle aree interessate con un ampio apparato.

In particolare, nel pomeriggio e in serata ci saranno 6 ufficiali, tra cui il Comandante Eros Del Longo e 42 tra ispettoriassistenti e agenti impegnati nella gestione della viabilità in centro storico e nei pressi dello Stadio Friuli.

Questi i divieti già istituiti al termine della scorsa settimana e dal primo pomeriggio di lunedì, previsti dalle ordinanze di Polizia Locale e inseriti nel piano sicurezza coordinato da Prefettura e Questura.

Per quanto riguarda il corteo per la Palestina previsto per il pomeriggio di lunedì, alle 15.45 partiranno i divieti di transito in Piazza della Repubblica, via Roma, Viale Europa Unita, piazzale D’Annunzio, Piazzetta del Pozzo, via Aquileia, via Vittorio veneto, Piazzetta Beato Bertrando, Piazza Duomo, via Stringher e piazza XX settembre dove terminerà il corteo.

Dalle ore 14 alle ore 18 è istituito inoltre un divieto di sosta temporaneo per ogni categoria di veicolo in via Roma, in viale Europa Unita, e infine in piazzetta Beato Bertrando.

L’ordinanza relativa all’area dello Stadio Friuli, valida già da domenica fino a martedì 15 ottobre alle ore 12, prevede invece il divieto di transito in via Candolini e in via Bottecchia (dopo il primo ingresso del parcheggio dello Stadio Friuli), il divieto di sosta 0-24 in via Candolini, via Bottecchia, viale dell’Emigrazione, via Candonio, via Mainerio, via Foni, via Frossi.

Per motivi di organizzazione del comparto di sicurezza, saranno infine interdetta al traffico fino alla mezzanotte di lunedì 14 ottobre anche via Moretti, dove non si potrà transitare (con l’eccezione dei frontisti e degli autorizzati) e via Anna Muratti Moretti, dove è in vigore il divieto di fermata.

“Gli agenti di Polizia Locale svolgono un servizio di gestione della viabilità e non di sicurezza pubblica, ambito quest’ultimo in capo Prefettura e Questura per cui è previsto un piano articolato”, chiarisce l’Assessora alla Polizia Locale Rosi Toffano. “Per i quasi 50 uomini impegnati del comando di polizia municipale sono state previste tutte le dotazioni di sicurezza necessarie. L’auspicio resta comunque che il tutto si svolga senza complicazioni per la sicurezza della città”

“Le scritte che hanno imbrattato Udine sono incivili e mirano ad alzare la tensione intorno ad un evento sportivo per il quale sarebbe richiesto un supplementare impegno distensivo, come sta facendo l’associazione Rondine Cittadella della Pace. L’espressione pacifica delle opinioni va tutelata ma non può mai sconfinare in atti intrinsecamente aggressivi come queste scritte. Non sono questi i modi con cui si favorisce un processo di giusta pace in Medio Oriente, al contrario ogni strategia divisiva allontana il dialogo e riduce gli spazi entro cui il nostro Paese può esercitare un ruolo distensivo”. Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, della segreteria nazionale del Pd, a proposito delle scritte vandaliche apparse a Udine fuori dal palazzo della Regione e dal Comune, a poche ore dalla partita Italia-Israele.

«Le scritte apparse sui muri della sede regionale di Udine e davanti al municipio della città non sono accettabili. Non è certo questo il modo di esprimere il proprio dissenso rispetto a scelte istituzionali che possono essere condivise o meno». Questa la condanna espressa dal Capogruppo di Patto per l’Autonomia-Civica FVG alle scritte vandaliche apparse oggi a Udine.«La libertà di manifestare il proprio pensiero è un diritto garantito dalla Costituzione, vanno utilizzati gli strumenti e le modalità corretti per esercitarlo. La situazione di grave conflitto che è esplosa in Medio Oriente deve preoccupare ciascuno di noi ed è giusto che anche l’opinione pubblica del nostro Paese si mobiliti, senza contrapposizioni esasperate, comprese le accuse strumentali di antisemitismo a chi si limita a condannare le azioni militari del governo israeliano. La cessazione del conflitto e il rispetto del diritto internazionale devono essere un obiettivo condiviso, senza distinzioni di parte», conclude Moretuzzo.

“Le scritte apparse nella notte, come ‘Regione e Comune complici del genocidio palestinese, #banIsrael’, non sono solo un semplice vandalismo e un attacco all’evento sportivo in sé, ma rappresentano un’offesa grave a tutto il popolo israeliano e alle persone di religione ebraica. È preoccupante assistere a questo clima di tensione e odio: quelli accaduti sono dei veri e propri atti antisemiti che non possono essere tollerati. Ci auguriamo che i responsabili vengano immediatamente individuati e chiamati a rispondere delle loro azioni.

Rispondendo al consigliere comunale Andrea Di Lenardo, che ha chiesto un’interrogazione parlamentare sui costi sostenuti per difendere la nazionale israeliana presente a Udine, vorrei sottolineare che, se siamo giunti a questa situazione, il consigliere Di Lenardo e i suoi compagni dovrebbero assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo. Dovrebbero innanzitutto chiedersi quanto sia costato garantire la sicurezza della città per la manifestazione contro la partita e Israele, da loro organizzata, sperando che non emergano ulteriori problemi durante il corteo.Infine, un pensiero particolare va ai giocatori dell’Italia e soprattutto a quelli israeliani, considerato che per loro non sarà di certo facile giocare in questo clima. Dispiace che non possano portare con sé un buon ricordo di Udine, piccola città di provincia che merita di essere conosciuta per ben altro.”Lo afferma in una nota Luca Onorio Vidoni, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Udine.

“Non serve imbrattare la città per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica un tema come quello della guerra e del conflitto Israelo-Palestinese. E, men che meno, quando nell’agenda cittadina c’è una partita di calcio dove, su tutto, deve prevalere lo spirito sportivo e il fair play”.Anche il Pd di Udine, per bocca del suo segretario cittadino, Rudi Buset, e del capogruppo in consiglio comunale, Iacopo Cainero, condannano gli autori delle scritte apparse oggi davanti al Comune di Udine e alla sede cittadina della Regione in via Sabbadini.“Esacerbare gli animi con gesti di questo tipo – proseguono i Dem – di certo non agevola chi cerca di incentivare iniziative di pace come ha fatto e sta cercando di fare il Comune di Udine assieme ad associazioni, in primis “La Rondine – Cittadella della Pace”, sindacati e rappresentanti del mondo economico e cooperativo. E non aiuta – concludono – nemmeno chi pacificamente manifesta oggi per le vie di Udine per una auspicata e da tutti voluta pace in Medio