E’ l’una di notte dell’11 novembre 2011 quando Josè Romero Canovas, camionista spagnolo del 59 si presenta all’ospedale di Palmanova con un colpo di pistola piantato nel piede. E’ stata una rapina- dice ai Carabinieri – eravamo a Castions di Strada e hanno tentato di rapinarci e nella fuga mi hanno sparato.
“Eravamo?” Già perchè Josè non era solo. Con lui, come sempre in cabina, Cava Lopez sempre spagnolo del 62, che dice tuttaltra cosa. I ladri non c’erano. C’era però la pistola con la quale i due intedevano difendersi da eventuali assalti notturni. Di solito è riposta nel cruscotto.
Mentre in ospedale stanno cavando la pallottola dal malleolo di Josè, Lopez confessa: stava pulendo la pistola e gli è partito accidentalmente un colpo. Fortuna vuole che il proiettile sia finito sul piede e non in altri punti pericolosi per la vita di Josè. E quindi mentre lo spagnolo ferito rimane in opsedale in attesa di guarire l’altro è sottoposto a fermo di indiziato di delitto e intanto i Carabinieri rintracciano la pistola che i Lopeza aveva nascosto nei pressi di Nogaredo credendo così di eliminare l’arma del “delitto”
Non finisce qui. La pistola che ha esploso il colpo era senza matricola e quindi clandestina.