24 dicembre 2011 – Non sarebbe stata la bombola nell’appartamento dell’anziano ad esplodere e dunque a causare il crollo della palazzina. Il vigile del fuoco che ha estratto Luigi Moschione (e non Moschion, come detto in precedenza) dalle macerie, ha detto all’ANSA di aver trovato l’anziano riverso sulla bombola, integra. Non e’ escluso che l’uomo si trovasse in quel posto per effettuare un controllo dopo aver avvertito un forte odore di gas. Sara’ l’inchiesta di cui e’ titolare Enrico Pavone, pm della procura di Gorizia, a dover accertare le cause dello scoppio. Luigi Moschione e’ stato intanto trasferito al centro di grandi ustioni di Padova, per la gravita’ e la specificita’ delle ferite riportate. E’ stato confermato che l’esplosione ha causato danni ad abitazioni circostanti rendendo necessario, o consigliabile, che cinque famiglie abbandonassero le rispettive case per consentire sopralluoghi piu’ approfonditi. Sono una ventina le persone, complessivamente, allontanate. Sul posto a seguire le operazioni c’erano, tra gli altri, il prefetto, Maria Augusta Marrosu, il questore, Pier Riccardo Piovesana, e il comandante provinciale dei Carabinieri, Giuseppe Arcidiacono.
”Siamo stati veramente miracolati, sia mio marito che io, e lui forse ancora di piu”’: e’ il commento a caldo di Martina, la donna che, insieme con il congiunto, era fuori casa al momento dell’ esplosione della palazzina a Gradisca. La donna, di circa 40 anni, e l’uomo abitavano al piano terreno dello stabile; quando si e’ verificata l’esplosione era al lavoro, in un bar di Mariano del Friuli (Gorizia). Suo marito, fuori per compere, ha deciso di passare a salutare la moglie e prendere un caffe’ nel bar dove lei lavora. Proprio i minuti impiegati per raggiungere il locale e rientrare a casa gli hanno salvato la vita. E’ giunto sul posto, infatti, pochissimo tempo dopo lo scoppio. ”Sara’ un Natale molto triste – ha aggiunto la donna – ma siamo dei privilegiati, siamo stati davvero fortunati: mio marito poteva restarci”. In affitto, l’abitazione della coppia era stata di recente oggetto di ristrutturazione. ”Almeno per oggi saremo al pranzo dal parroco di San Valeriano Gradisca” conclude la donna. (ANSA).
E’ di un ferito e di quattro persone che si sono miracolosamente salvate il bilancio del crollo della palazzina di Gradisca. Terminato il terzo e ultimo controllo da parte dei vigili del fuoco, effettuato dal nucleo speciale giunto da Trieste, con l’ ausilio di unita’ cinofile, e’ stato accertato che non ci sono persone sotto le macerie. Sono dunque entrate in funzione le ruspe per rimuovere i detriti. Il ferito e’ Luigi Moschion, di 63 anni, che abitava da solo al secondo piano della palazzina. E’ la sua bombola ad essere esplosa. La palazzina non e’ allacciata all’erogazione del metano e quindi ogni appartamento era dotato di bombole di gas. Al piano inferiore del piccolo edificio avevano invece casa i due kosovari che, e’ stato confermato, sono partiti ieri per tornare a casa in occasione del Natale. Al pianterreno, infine, abitava un’altra coppia, salva perche’ i componenti erano fuori. Le macerie hanno distrutto una decina di automobili in sosta nei pressi e causato danni a stabili vicini. Nessun problema, invece, sembra, per la seicentesca Casa Maccari, a pochi metri, oggetto di un intervento di restauro.
”Poteva andare molto peggio”. E’ il commento del sindaco di Gradisca Franco Tommasini, preoccupato anche ”dagli ingenti danni al centro storico” causati dallo scoppio. L’edificio, infatti, si trovava all’angolo tra le due importanti arterie del centro di Gradisca. ”Ora – ha aggiunto il sindaco – dobbiamo pensare al ferito e a coloro che hanno subito danni”. Tommasini, che e’ sul posto insieme con gli assessori, ha convocato una seduta straordinaria della Giunta.
”Ero in garage, avevo appena portato all’esterno l’auto, quando all’improvviso ho sentito un botto tremendo”. E’ il racconto di una donna, testimone oculare dello scoppio avvenuto stamani a Gradisca d’Isonzo. La donna abita in un appartamento prospiciente alla palazzina crollata. ”Ho lasciato tutto e sono in corsa in strada dove si sono riversate decine di altre persone. Ho visto venire letteralmente giu’ tutto”, racconta la signora. Sul posto e’ giunto anche il sindaco del centro gradiscano e i componenti della giunta comunale.