Cine20 lo potete leggere tutti i venerdì ed è curata da un ragazzo cagliaritano ed uno genovese. Matteo “Weltall” Soi, dalle pagine del blog weltallsworld.blogspot.com, e Mattia “Tob Waylan” Meirana, da tobwaylan.tumblr.com , mettono insieme la loro esperienza di cine-blogger e cinefili non professionisti per una rubrica alla portata di tutti, libera e accessibile, che spazi da brevi recensioni fino alle uscite home-video, senza dimenticare le doverose segnalazioni sui film in sala, il tutto corredato da un sistema di valutazione facile ed immediato. Perché mettersi in due per gestire la rubrica? Semplicemente perché il “pensiero unico” è noioso e due voci, due opinioni, sia che convergano o che vadano in direzioni opposte, possono essere decisamente più interessanti e stimolanti per chi scrive e per chi legge. Detto questo, andiamo a cominciare… . …ma prima, ci teniamo a segnalare che CINE20 spegne oggi la sua prima candelina!!! Grazie a tutti quelli che passano pazientemente di qui a leggerci ogni settimana.
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Al cinema e non solo.
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THE WOMAN IN BLACK di James Watkins
Non facile la situazione di Daniel Radcliffe e non solo perchè è stato protagonista di una saga cinematografiche lunga otto film e durata quasi dieci anni, ma sopratutto perchè quando si pensa ad Harry Potter, è al suo volto che si fa riferimento essendo diventato la controparte “fisica” di un personaggio famosissimo della letteratura per ragazzi moderna. Che fare per scrollarsi di dosso questo ingombrante alter-ego prima che diventi una carogna putrescente in grado di pregiudicare la sua futura carriera? Cambiare aria, decisamente, ed ecco che le atmosfere fantasy lasciano il posto all’ horror e, appesi i panni del maghetto, ci si mette quelli dell’ avvocato Arthur Kipps, vedovo con figlio, che parte da Londra diretto verso un piccolo villaggio per sbrigare alcune pratiche su di una proprietà da mettere in vendita dopo la morte dei proprietari, trovandosi però contro l’ ostilità dell’ intera popolazione spaventata da tragici eventi legati proprio a quella proprietà stessa. Che quella del giovane attore inglese sia stata una scelta ponderata o dettata dalla necessità di dedicarsi al più presto a nuovi progetti, non ci è dato saperlo (ma possiamo ben immaginarlo) fatto sta che bastano pochi minuti di film per capire quanto sia sbagliata: il nostro, non solo da l’ idea di essere totalmente spaesato (per la serie “ma cosa ci faccio qui?”) ma di non essere proprio adatto a rivestire il ruolo di vedovo tormentato o tanto meno di padre. Sarebbe ingiusto però far carico solo sul protagonista delle responsabilità sulla mancata riuscita di un film non particolarmente brillante in senso generale. Il regista James Watkins, con all’ attivo il più riuscito Eden Lake e le sceneggiature di My Little Eye e The Descent Part 2, si affida questa volta allo script di Jane Goldman che, con ovvi rimandi (a voler essere buoni le potremmo definire citazioni) al più recente cinema horror giapponese, mette insieme una ghost story piuttosto canonica che non prova minimamente ad uscire dai binari del genere adagiandosi su percorsi narrativi fin troppo risaputi, puntando tutto sullo spavento e sull’ atmosfera. E qualcosa riesce pure a trasmettere, specie quando si tirano in ballo bambini morti tragicamente, ma credo che sia davvero troppo poco e, spiace dirlo, lo si vorrà dimenticare in fretta. Non certo per la paura, sia chiaro.
GRADIMENTO WELTALL 20%
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50 E 50 di Jonathan Levine
E’ tutta una questione di probabilità, come quelle che si trova davanti Adam, il protagonista di 50 e 50 di Jonathan Levine: sopravvivere alla rara forma di cancro che l’ ha colpito o morire. Ed è ad un crudele gioco di probabilità che si sottopone il regista stesso nel tentare di affrontare un tema così delicato, coaudivato nell’ impresa dallo sceneggiatore Will Reiser che, non si sa fino a che punto in maniera autobiografica, cerca di raccontare attraverso lo script del film la sua esperienza con la malattia, il come si affronta la vita da quel momento in avanti e il percorso di guarigione. Pur se con qualche sbavatura, forse fin troppo evidente e magari evitabile, l’ operazione sembra nel complesso portata a casa con discreto successo: 50 e 50 è una commedia che parla della malattia senza particolari trappole o tranelli per il pubblico. Certo, non tutto fila esattamente liscio e le note stonate pesano specie quando si entra nella sfera della vita sentimentale del protagonista, dove si viene eccessivamente pilotati ad odiare un personaggio negativo ai limiti della macchietta. Ma si ride per fortuna, forse di più per il modo contenuto e quasi timido con il quale Adam affronta questa difficile fase della sua vita, che per gli eccessi del suo “best buddy” Kyle, interpretato da un Seth Rogen che, pur non discostandosi molto dai suoi precedenti personaggi, appare qui molto più maturo. Quello di Levine è un film che non evita però di affrontare l’ argomento anche negli aspetti più difficili e dolorosi e se ci si commuove, ci si arriva per gradi, mentre seguiamo il protagonista nel suo percorso verso la realizzazione che la possibilità di non sopravvivere è qualcosa di davvero concreto e non una mera questione di percentuali.
GRADIMENTO WELTALL E TOB WAYLAN 70%
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A DANGEROUS METHOD di David Cronenberg
(HOME VIDEO)
Anche ad una visione poco attenta e superficiale, non è difficile identificare quegli elementi che “frenano” A Dangerous Method di David Croneneberg, in primis la sua origine teatrale che arriva direttamente dal testo “A Talking Cure” di Christopher Hampton, autore anche dell’ adattamento per lo schermo. Se da un lato si può notare una maniacale cura nella ricostruzione storica o nella ricerca del minimo dettaglio ambientale o scenografico, dall’ altro abbiamo un Cronemberg quasi imprigionato nella forma, che non va molto oltre la rappresentazione verbale (e verbosa) del rapporto tra i due massimi padri della psicanalisi (o psicoanalisi), Jung e Freud, concedendosi qualche libertà extra testuale in solo in precisi momenti, circoscritti ma comunque notevoli. In secondo luogo poi, c’è il discorso recitazione. Per interpretare Jung e Freud, il regista canadese si affida rispettivamente ad un perfetto Michael Fassbender e ad un contenuto Viggo Mortensen ma per il ruolo di Sabina Spielrein compie forse la scelta più rischiosa con Kiera Knightley che, lasciata a briglia sciolta, si abbandona ad un’ interpretazione (specie nei primi venti minuti) quantomeno forzata e fastidiosa, forse volutamente sgradevole ma sulla quale di sarebbe potuto mettere più di un paletto. Messi questi necessari puntini sulle “i”, non si può negare l’ importanza di questo film nell’ ottica della cinematografia di Cronenberg nel suo complesso, in quanto le riflessioni al suo interno rappresentano chiave di lettura totale delle sue ossessioni, ben esplicitate fin dai primi lavori. A Dangerous Method risulta quindi essere un film potente, profondo da un punto di vista teorico, impreziosito da una messa in scena precisa, calcolata, che accentua comunque una sensazione di “freddezza” dalla quale non riesce a smuoversi, forse proprio per un mancato ed incisivo intervento personale dello stesso Cronenberg. Discutibile finché si vuole ma coerente.
GRADIMENTO WELTALL 70%
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E’ l’ ultimo film di Cronenberg di cui tutti parlano male perché troppo verboso, troppo televisivo, recitato troppo intensamente, poco Cronenberg e poco ispirato. Critiche legittime, certo, ma che non condivido. Ho amato A Dangeroud Method e l’ho trovato un film più cronenberghiano de La promessa dell’assassino e molto coerente con il percorso del regista; è un film sul decadimento del pensiero e su come anche le menti di due autorità come Jung e Freud possano cedere alle tentazioni, cadere nell’incoerenza e sprofondare in sè stesse; è un film, quindi, sulla debolezza della mente, un’operazione ambiziosa e controversa che nessun altro, se non Cronenberg, poteva realizzare.
GRADIMENTO TOB WAYLAN 75%
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Brevemente in sala.
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YOUNG ADULT di Jason Reitman
L’ultima volta che Reitman ha collaborato con la sceneggiatrice Diablo Cody è uscita fuori una roba facilmente odiabile come Juno ma che, in realtà, hanno amato tutti. Pure io, che Juno è bellissimo e c’è Ellen Page, che è bellissima. Qua invece abbiamo Charlize Theron che, nonostante l’età, di comportarsi da persona matura proprio non ne ha voglia e pare non sia affatto una cazzata ma bello e convincente . Reitman poi non ha mai sbagliato un film, che non cominci ora.
ATTESA TOB WAYLAN E WELTALL 90%
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A SIMPLE LIFE di Ann Hui
Ann Hui è tipo una delle registe più importati di Hong Kong e io non ho mai visto un suo film. Di questo poi ne so effettivamente pochissimo, so che ci sono Andy Lau, Anthony Wong e Chapman To, tutta gente a cui voglio molto bene, e che sia piaciuto a chiunque l’abbia visto. Roba da piangere, senza ombra di dubbio.
ATTESA TOB WAYLAN 80%
ATTESA WELTALL 100%
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LA SORGENTE DELL’ AMORE di Radu Mihaileanu
Il cinema di Mihaileanu è un’incognita, non si capisce mai se faccia ridere e piangere perché bravo o perché solo un gran ruffiano. Sicuramente è furbo, sa come conquistare gli spettatori e alla fine fa sempre parlare di sè. Di questo però ho sentito parlare pochissimo, anche se in termini postivi, e la cosa più interessante pare l’uso del dialetto marocchino che per forza di cose andrà perdendosi con il doppiaggio. Magari siete fortunati e nella vostra città verrà proiettato in lingua originale.
ATTESA TOB WAYLAN E WELTALL 60%
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L’ ARRIVO DI WANG di Manetti Bros.
I Manetti Bros. fanno del cinema talmente indipendente che ogni volta finiscono sempre negli stessi errori e cliché ma fino ad ora non si erano mai buttati in operazioni graficamente ambiziose (per modestia e mancanza di mezzi – immagino). Con Wang invece si sono buttati sulla fantascienza e ci hanno messo un alieno in bruttissima CGI che parla cinese e che sembra fallire in quello su cui i film di fantascienza dovrebbero puntare: la fantascienza. Il cinema indipendente andrebbe sostenuto e andrebbero sostenuti i Manetti che ogni volti si sbattono per far le cose per conto loro, ma perché difendere prodotti se poi la qualità è una merda? Probabilmente lo vedrò solo per capire cosa pensarne.
ATTESA TOB WAYLAN 20%Non può essere peggio di 6 Giorni sulla Terra. Non voglio crederci ne tanto meno pensarci.
ATTESA WELTALL 60%
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JOHN CARTER di Andrew Stanton
Una gran baracconata ambientata su marte che pare da vedere solo per la computer grafica, un po’ come Avatar (e Avatar mi ha fatto proprio cagare). Sicuramente c’è da divertirsi, però no, non lo voglio vedere.
ATTESA TOB WAYLAN 0%E’ il secondo regista Pixar che passa al live action è questa volta si tratta niente meno del regista di quel CAPOLAVORO di Wall-E.
ATTESA WELTALL 60%
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TI STIMO FRATELLO di Paolo Uzzi e Giovanni Vernia
Il film che probabilmente incasserà di più questo fine settimana, c’è uno di Zelig che prende per il culo i tamarri e ironicamente saranno proprio o tamarri ad andarlo a vedere.
ATTESA TOB WAYLAN E WELTALL 0%
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Consigli per gli acquisti.
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A DANGEROUS METHOD (DVD e BD già disponibili dal 07/03/12)
E’ l’ ultimo film di Cronenberg che, da Venezia in avanti, non ha fatto che raccogliere (soprattutto) critiche negative. Ma a noi di CINE20, pur se con qualche riserva, è piaciuto ma non stiamo qui a ripetere quanto potete leggere poco sopra in sede di recensione. Qui parliamo del DVD e del Bluray, abbastanza canonici entrambi, ma pezzi immancabili in una videoteca che si rispetti. Forse preferibile il DVD in questo caso.
* DVD * VIDEO: 1.85:1 anamorfico – AUDIO: Ita / Ing Dolby Digital 5.1 – SOTT: Ita – EXTRA: B-roll, Trailer – REGIONE: 0
ACQUISTO: CONSIGLIATO
* BLURAY * VIDEO: 1.85:1 anamorfico 1080p – AUDIO: Ita / Ing DTSHD 5.1 – SOTT: Ita – EXTRA: B-roll, Trailer – ZONA: B
ACQUISTO: CONSIGLIATO CON RISERVA
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ACCIDENT (DVD già disponibile dal 07/03/12)
Vengono direttamente dalla factory di Johnnie To, sia il regista Pou-Soi Cheang che il suo originale thriller che ruota intorno ad un gruppo di assassini che, quasi come in un set cinematografico, organizza degli elaborati omicidi per farli sembrare semplici incidenti. L’ edizione proposta dalla BiM e distribuita da Rai Cinema è semplicemente oscena: solo audio italiano e nessun sottotitolo? Are you fucking kidding me?
* DVD * VIDEO: 1.85:1 anamorfico – AUDIO: Ita Dolby Digital 2.0 – SOTT: n.d. – EXTRA: n.d. – REGIONE: 2
ACQUISTO: SCONSIGLIATO
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ARRIETTY – IL MONDO SEGRETO SOTTO IL PAVIMENTO
(DVD e BD già disponibili dal 07/03/12)
Ultimo film Ghibli ad essere arrivato nelle nostre sale (con puntuale programmazione pomeridiana per impedire a chiunque lavori di andare a vederlo al cinema) e, neanche ci fosse bisogno di sottolinearlo, bello, dolce e profondo. La Lucky Red ci da la possibilità di scegliere tra tre edizioni: la classica in DVD, quella Bluray e la DVD gift edition con il mollettone che Arrietty usa per tenersi i capelli (che potete vedere nell’ immagine). Una roba da pazzi collezionisti che orgogliosamente rappresento.
* DVD * VIDEO: 1.85:1 anamorfico – AUDIO: Ita / Gia Dolby Digital 5.1, Ita DTS 5.1 – SOTT: Ita / Ita non udenti – EXTRA: Storyboard, Trailer – REGIONE: 2
ACQUISTO: CONSIGLIATO
* BLURAY * VIDEO: 1.85:1 anamorfico 1080p – AUDIO: Ita / Gia Dolby Digital 5.1, Ita DTSHD 5.1 – SOTT: Ita / Ita non udenti – EXTRA: Storyboard, Trailer – ZONA: B
ACQUISTO: CONSIGLIATO
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SUPER (DVD e BLURAY già disponibili dal 06/03/12)
L’ abbiamo detto e ripetuto fino alla nausea ma ne approfittiamo ancora una volta: a noi di CINE20 il film di Kick-Ass non è piaciuto. Troppo paraculo e accomodante per essere anche minimamente accostato con la sua controparte cartacea. Super invece spacca perchè è cattivo, si muove sugli stessi “territori” del film di Vaughn ma senza la stessa fastidiosa furbizia. Edizioni oneste quelle proposte da Cecchi Gori.
* DVD * VIDEO: 1.85:1 anamorfico – AUDIO: Ita / Ing Dolby Digital 5.1 – SOTT: Ita / Ita non udenti – EXTRA: Trailer, Dietro le quinte – REGIONE: 2
ACQUISTO: CONSIGLIATO
* BLURAY * VIDEO: 1.85.1 anamorfico 1080p – AUDIO: Ing Dolby Digital 5.1, Ita DTSHD 5.1 – SOTT: Ita / Ita non udenti – EXTRA: Trailer, Dietro le quinte -ZONA: B
ACQUISTO: CONSIGLIATO CON RISERVA
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