Sono circa 250 mila i vacanzieri che hanno scelto di trascorrere il ferragosto in agriturismo all’ insegna della buona tavola e del relax all’aria aperta. E’ quanto stima la Coldiretti sulla base delle indicazioni di Terranostra nel sottolineare che si registra una sostanziale tenuta rispetto allo scorso anno. A far scegliere l’agriturismo rispetto alle altre forme di ristorazione è certamente – sottolinea la Coldiretti – l’opportunità di conciliare la buona tavola con la possibilità di stare all’aria aperta avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti. Se la buona tavola è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. Dalla caponata di melanzane tipicamente siciliana alle frittole di maiale calabresi, dalla pastasciutta al sugo di papera che sono un cavallo di battaglia dell’Umbria agli zitoni di ferragosto tipica pasta caratteristica della Costiera Amalfitana condita con pomodori freschi e secchi, dal coniglio all’ischitana tipico dell’Isola del Giglio alle lumache di Belluno, sono solo alcuni dei menù tipici della tradizione che gli italiani – sottolinea la Coldiretti – riscoprono nel giorno di Ferragosto negli agriturismi. La novità di quest’anno è l’arrivo della prima “agripizza” a ‘chilometri zero’ che verrà servita nella serata di Ferragosto presso l’agriturismo la Fattoria del Betel a Chiuduno (Bergamo). Per avere gli ingredienti per l’agripizza sono stati appositamente coltivati in azienda il frumento da cui è stata ricavata la farina macinata a pietra utilizzata per l’impasto. Inoltre è stata potenziata la produzione di pomodori e preparata una passata genuina, seguendo la tradizionale ricetta contadina. Per farcire le agripizze sono utilizzati altri prodotti che provengono dall’ allevamento aziendale e dall’ orto, come ad esempio i caprini, i salumi e le verdure. Nella serata del debutto il menù prevede 5 o 6 tipi di agripizza, tutti molto originali ed espressione delle tradizioni agricole e gastronomiche locali.
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