Notte tranquilla, code di giorno. Cambia la fisionomia del traffico durante il controesodo, si modificano gli orari di partenza e, di conseguenza, i picchi di traffico registrati in autostrada. Nel controesodo che inizia dopo il Ferragosto, infatti, la maggior parte dei turisti, soprattutto quelli che hanno scelto una struttura alberghiera dove le camere devono essere liberate prima delle 12,00, si mette in viaggio dopo aver fatto colazione. Arriva così in autostrada in tarda mattinata, a differenza di chi invece si appresta ad andare in vacanza, che sceglie la notte o al massimo le prime ore del mattino per raggiungere la meta. Se l’esodo, dunque, significa code rallentamenti notturni, il controesodo fa registrare notti con circolazione fluida seppur intensa, ma giornate caratterizzate da incolonnamenti e congestioni. Una situazione che puntualmente si è verificata oggi, sabato 18 agosto, bollino rosso “tenue” per i primi rientri dei vacanzieri. Il traffico è cresciuto a partire dalle 8 del mattino e le prime code si sono registrate in A23, da Udine Sud verso Palmanova. Code in saliscendi che hanno oscillato fra i 7 e i 10 chilometri con il punto di massima congestione al nodo di Palmanova dove la A23 confluisce sulla A4. Fila di dieci chilometri, in mattinata, anche fra Villesse e il nodo di Palmanova, forti rallentamenti fra Latisana e Portogruaro per traffico intenso. E’ andata decisamente meglio alla barriera di Trieste Lisert, dove la coda, in entrata, non ha mai superato i tre chilometri. Il rientro di massa, in ogni caso, è previsto per il prossimo week end, da venerdì 23 a domenica 25 agosto, fine settimana contrassegnato da rosso intenso. Nel complesso, questa estate 2012 è stata caratterizzata da flussi di traffico inferiori a quelli dello scorso anno, per una serie di fattori concomitanti: nel 2011, la situazione di instabilità di tutta l’area mediorientale dovuta alla primavera araba ha fatto sì che la gente scegliesse destinazioni locali, molti stranieri hanno evitato di andare fuori dall’Europa e quindi il traffico in autostrada ha subito un’impennata, fenomeno che quest’anno non si è ripetuto. A ciò si è aggiunta la crisi economica che ha inciso notevolmente sulla riduzione degli spostamenti. Il confronto reale, fra i dati, va fatto quindi con quelli del 2010. L’immagine che ne emerge, è sicuramente di calo generalizzato, ma non così drammatico. Raffrontando le uscite ai caselli che rappresentano una sorta di porta verso le località balneari, ovvero Trieste (Slovenia e Croazia), Palmanova (Grado), Latisana (Lignano), San Stino (Caorle) e San Donà di Piave (Jesolo) nei 10 week end precedenti il 15 agosto il traffico turistico ha registrato un calo del 5, 33% rispetto al 2011, ma un incremento del 3,13% rispetto al 2010. Va tenuto presente, inoltre, che proprio a causa della crisi molti turisti, soprattutto pendolari, hanno scelto la viabilità ordinaria rispetto a quella autostradale in particolare per gli spostamenti di medio e breve raggio.
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