Si rinnova sabato 8 settembre il voto alla Vergine di Castelmonte alla quale le comunità cristiane friulane si rivolsero con devota fiducia all’indomani del terribile sisma del 1976, per chiedere consolazione per i tanti lutti e le sofferenze subite, e forza e coraggio per la ricostruzione. Un appuntamento che, terminata la ricostruzione, non cessa di rivestire significati nuovi e importanti, come dimostra la costante e massiccia presenza di pellegrini da ogni angolo del Friuli.
L’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, che guiderà il pellegrinaggio e presiederà la celebrazione, nel messaggio inviato per l’occasione ai fedeli ricorda «con profonda gioia spirituale la celebrazione della S. Messa dello scorso anno per la numerosa partecipazione e l’intensità della preghiera. Concelebrava assieme a me e a Mons. Brollo, il compianto Mons. Battisti che poco tempo dopo il Signore ha chiamato a sé. E’ stato lui a volere questo pellegrinaggio diocesano e sarà vicino a noi anche quest’anno accanto alla Vergine Maria con la quale condivide la gioia eterna della visione di Dio».
E sul significato del pellegrinaggio scrive: «Alla Madonna di Castelmonte affideremo, in particolare, la Chiesa di Udine all’avvio del nuovo anno pastorale. Ci accompagni mentre iniziamo con tutti i cristiani del mondo l’Anno della fede voluto dal Santo Padre. Ci accompagni mentre continuiamo l’impegno sul tema dell’educazione per riuscire a trasmettere ai nostri figli la tradizione cristiana che abbiamo ricevuto e formare le loro coscienze secondo il Vangelo».
Il raduno dei pellegrini è alle ore 14.15 a Carraria per dare inizio alle 14. 30 al pellegrinaggio con la benedizione dei pellegrini. “Affinché la salita a piedi mantenga tutto il suo valore simbolico della salita a piedi, quale atto di fede comunitario, è estremamente importante non partire a gruppi o da soli anzitempo – sottolinea don Loris Della Pietra, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano -. Assistiamo, infatti, negli ultimi anni a troppe fughe solitarie o di gruppo. La salita è parte integrante del pellegrinaggio e il cammino orante e comunitario da sempre è atto fortemente educativo per l’uomo e per il credente. Non smarriamo questo segno eloquente che la tradizione ci ha consegnato”. Concluderà il pellegrinaggio, alle ore 17, la Santa Messa sul piazzale, l’affidamento della nostra Chiesa a Maria e il canto di lode del Magnificat.
Diretta dalle ore 17 su l’emittente diocesana Radio Spazio 103.