Niente allarmismi e niente panico. Mentre sono già migliaia le chiamate arrivate al numero verde del ministero della Salute da parte di mamme e di figli di genitori anziani che cercano di capire cosa fare e avere certezza di trovare il vaccino dopo la sospensione di 4 anti-influenzali prodotti dalla Novartis, i medici, l’Aifa, e la stessa azienda, rassicurano i cittadini: i vaccini sono sicuri, gli effetti collaterali ci possono essere sempre (ma gli eventi avversi registrati nel decennio 1991-2001 sono stati solo 3 su 100mila) e la campagna vaccinale deve continuare. Anche perché, assicura la multinazionale, il lotto ‘incriminato’ non é mai stato distribuito. Ma il ministero ha fatto sapere che i carabineiri dei Nas stanno lavorando per indagare su cosa è stato distribuito nelle 800 farmacie ospedaliere nelle 16 mila farmacie private, rivendicando, nella procedura, anche una omissione di comunicazione. Ma intanto al numero verde del Ministero, dove sono giunte circa 2.600 chiamate, i 14 operatori non hanno registrato alcun caso avverso legato all’uso dei 4 vaccini. Intanto, però, i prodotti anti-influenzali Novartis sono stati bloccati anche in Francia, dopo avere subito uno stop anche da Svizzera, Austria e Germania. Ma il blocco di un lotto che presenta “situazioni al di fuori delle specifiche previste” va letto in chiave di maggiore sicurezza perché “dimostra che i controlli funzionano”, spiega l’Agenzia italiana del farmaco, sottolineando che i vaccini “sono tra i prodotti più controllati” e sono “un’importante risorsa per i singoli soggetti e per la collettività “. I “timori” quindi, sono “spesso infondati” e bisogna fare attenzione a non amplificarli”. Per questo l’Agenzia chiarisce quale sia il percorso di farmacovigilanza, spiegando che “ogni lotto, prima di essere immesso sul mercato, é sottoposto ad un controllo specifico da parte di un laboratorio terzo ufficialmente autorizzato ad effettuarlo all’interno di uno Stato membro”. I vaccini Fluad, Agrippal, Influpozzi adiuvato e Influpozzi subunità prodotti dalla Novartis sono infatti stati sospesi “a scopo cautelativo”, anche perché, come spiega appunto in una nota l’azienda, il lotto per il quale è stato riscontrato un quantitativo di aggregati proteici superiore alla norma è stato trattenuto “in quarantena”. Intanto prosegue l’azione dei Nas che ha raccolto documentazione nella sede di Siena della multinazionale del farmaco e ha avviato con Fofi e Federfarma una collaborazione per capire per avere un quadro della vendita diretta, del numero di dosi cedute e di quelle restituite dai cittadini prima e dopo lo stop. Attività della quale a breve è atteso un primo rapporto. Al momento, comunque, né i medici di medicina generale, né al numero verde del ministero sono stati segnalati effetti collaterali.