Udinese-Parma 2-2 bianconeri due volte in vantaggio ma non basta – le PAGELLE e la sintesi

18 novembre 2012 – L’ Udinese si presenta rimaneggiata alla partia col Parma e Guidolin sceglie Brkic in porta, Angell, Coda e Domizzi con Benatia fuori per infortunio e eDanilo per squalifica. A centrocmapo Basta stazione a destra e Pasquale rientra a sinistra. Mediano l’ormai inamovibile Allan, mezzale Badu a destra e Pereyra sinistra. Maicosuel supporta Di Natale. L’udines tiene subito il pallino dle gioco anche se il gol del vantagio arriva con un lungo lancio di Domizzi dalla difesa che pesca Di Natale scattato sul filo del fuorigioco. Stop e palloneto e Udinese in vantaggio quando siamo al 9°. Il primo tempo scorre via senza grandi emozioni se si esclude un colpo di testa di Amauri che Brkic devia oltre la traversa e il successivo angolo che vede la palla vagare anarchica in area piccol aprima di spegnersi sul fondo. Il gioco ristagna fino al 42° quando Brkic costrwetto a uscir edi testa apoggia la palla su piede di Parolo che da 35 metri fallisce il pallonetto di un metro abbondante. All’inizio del secondo tempo pareggio del Parma su dormita collettiva con Coda mastro Morfeo che permette a Marchioni di mettere alle spalle di Brkic. Lì’udinese si riport ain vtanggio dopo 4 minuti quando Pereyra insacca una ribattua di Mirante su un tiro di Basta. Siamo al 5° del secondo tempo. Il pareggio emiliano arriva un fiato dalll fine quando Palaldino imbeccato su una palla rubata  a Ranegie secca Brkic, Nel finale sembra che il Parma abbia qualche cosa in più

L’Udinese raggiunge quota 16 e oscilla a metà classifica, le partite in casa bisogna vincerle; la strada è lunga ma il passo è stentato. Giovedì trasfeta a Mosca contro l’Anzhi, bianconeri costretti a giocare solo per la vittoria; in campionato si ricomincia martedì prossimo in trasferta a Roma contro la Lazio

 

BRKIC 6: una buona parata sul colpo di testa di Amauri che devi sul fondo (ma se fosse stato gol sarebbe stato un errore da matita rossa, ove il rosso veniva estratto dal sangue del serbo) euna mezza nefnadezza quando rischia di essere punti da parolo per una uscita di tyesta fuori area

ANGELLA 6,5: difficile stabilire dove inizino i suoi meriti e dove i limiti dell’attacco parmense. Semrpe puntuale, un po’ sporco solo sui calci d’angolo. Entra anche lui in confusione nel finale

CODA 5,5: le rogne più grandi (si fa per dire) le curano Angella e Domizzi, a lui restano più che altro le chiusure che non lo impegnano in giocate particolarmente significative. Dormita colossale sul gol di Marchionni.

DOMIZZI 6: Belfodil avrebbe le caratteristiche giuste per metterlo in difficoltà ma raramente lo punta in velocità per cui il pomeriggio del difensore laziale scorre via piuttosto tranquillo. Con un lancio alla Mihajlovic pesca Di Natale oltre alla linea dei difensori; imperdonabile l’errore sul fuorigioco che porta al pareggio di Palladino

BASTA 6: sempre presente e furioso nel sua agonismo perde forse qualcosa in lucidità. Forse gli manca una mezzala con cui parlare lo stesso linguaggio, ogni volta che la palla gli arriva ci si aspetta che risolva la partita. Ovviamente non può essere così. Lancia un urlo di dolore che fa pensare al peggio su un fallo di Parolo ma stav asolo scaldando l’ugola, “casco d’oro”.

BADU 6: non riesce a lanciarsi in percussioni né ha il tempismo per farlo tuttavia riesce  a dare equilibrio alla squadra che, vista l’assenza di Lazzari, torna a giocare con una mezzala d’attacco e una di contenimento. Si può dare di più ma dimostra di essere davvero utile al gruppo di Guidolin. Ottimo quando nella ripresa pressa più alto , con le sue alte frequenze mette smpre in difficoltà gli avversari

ALLAN 6,5: non ha il piede raffinato di Pirlo ma davanti alla difesa è già una sicurezza assoluta, sbagli al limite del nulla, recupera palloni, ha un ottimo senso tattico; ha solo 21 anni e un futuro radioso davanti a sè. In fase di costruzione predilige la giocata sicura alle aperture illuminanti ma questo è il credo di 20 anni di calcio di Guidolin; il suo eroe è Zidane, saiamo curiosi di sapere quanta qualità può aggiungere alla sostanza che già fornisce in ogni partita

PEREYRA 6,5: è vero che ha solo 21 anni eppure  la sensazione è che sia il tempo per far eun salto di qualità e aggiungere incisività alle giocate che tenta in campo. Sempre sul punto di fare la giocata per far venire giù lo stadio sbaglia qualche dribbling di troppo. Mette dentro il gol del secondo vantaggio proprio quando il Parma sembra mettere in confusione i bianconeri e il secondo centro in bianconero gli vale mezzo punto in più in pagella. Le sue potenzialità son quelle dei 60 metri palla al piede che portano Di Natale a crossare per Maicosuel che di testa la mette, ovviamente, fuori

PASQUALE 6: parte in gran carriera in una condizione mentale  più che fisica ancora ferma alla serata di Liverpool, sbaglia qualcosina di troppo ma rispetto al cugino di Armero schierato durante il suo infortunio, è tutta un’altra musica

dal 67° ARMERO 5,5: Guidolin schiera il cugino di Armero per far rifiatare Pasquale reduce da un inrotunio

MAICOSUEL 5,5: il primo tempo dimostra tutta la sua incompitezza calcistica limitando a tocchettare la palla al compagno più vicino. L’uomo sulal trequarti deve esser ein grado di fare altro. Nella ripresa, soprattutto all’inizio aggiunge quella voglia che lo salva da una prestazione altrimenti scialba, Sbaglia anche il colpo di testa che poteva valere il 3-1. Almeno la mettesse nello specchio. Necessita di un ulteriore salto mentale

dall’85° FARAONI sv.prende un giallo dopo 3 secondi che è entrato.

DI NATALE 6,5: dopo il primo gol, stop-pallonetto gioca pochissimi palloni; sembra impegnarsi più a mettere in gioco Maicosuel che a fare gol. Missione fallita per questa volta

dall’83° RANEGIE 5 putroppo lui è il vero Ranegie, non il cugino di Ranegie; viene messo dentro per tenere su la palla nelgi ultimi 5 minuti. Perde quella diecisiva per il gol del 2-2

 

Fabio Di Bernardo