da Leonarduzzi.eu L’anticipazione di lunedì era solida e si fondava sulle basi del delirio pre-elettorale che sta coinvolgendo la nostra regione.
La norma anticoncorrenza che i consiglieri regionali si sono votati ieri sera in regione, certifica il profilo conservatore e angosciante di coloro che temono per l’arrivo dei sindaci nelle liste per le regionali.
Nella forma, Sì al terzo mandato ai sindaci, nella sostanza : cari sindaci, restate dove siete, fate gli amministratori, prendetevi qualche attacco di bile, sollevate lo spirito delle famiglie in difficoltà. La greppia regionale deve restare circoscritta a pochi. Non vogliamo rotture di palle.
Ecco come svanisce il sogno dei sindaci che ambivano a candidarsi alle regionali il prossimo anno: i sindaci di Tavagnacco, di REmanzacco, di Pavia di Udine, di San Giorgio di Nogaro.
L’emendamento di Colautti grazie ai tatticismi trasversali compiuti in aula, fila via con la suspence del singolo voto di scarto. Ma passa. La concorrenza non è nelle corde dell’autonomia.