“Il nostro Friuli continua purtroppo ad essere insanguinato dalla scia di femminicidi: dopo il caso di Lisa Puzzoli (uccisa a coltellate dall’ex compagno), ancora una tragedia annunciata di un uomo che ad Attimis ha ammazzato la moglie, ancora un’altra vittima che probabilmente avrebbe potuto essere salvata se si fosse attivato il sistema di allerta”: è amarissimo il commento del Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, che inserisce l’uxoricidio anche all’interno del contesto più ampio del dramma del lavoro: disoccupato lui disoccupata lei.
Quello che può sembrare un dramma in un contesto di miseria, di ipotizzato consumo eccessivo di alcol, e in parte codeterminato da questi fattori, con un ulteriore elemento di genere (la gelosia dell’uomo verso la donna), ciò che emerge una volta ancora, con chiarezza, è che “in qualsiasi contesto drammatico a pagare il prezzo più alto sono sempre le donne, quasi fossero le valvole a pressione del sistema, le prima sacrificabili quando un sistema sta per esplodere”, osserva il Presidente di Palazzo Belgrado.
Fontanini rileva un’altra criticità: “L’uxoricida, come si è appreso dalla stampa, era seguito dai servizi sociali: mi chiedo com’è possibile non riuscire ad intercettare prima certe situazioni, soprattutto in una microrealtà territoriale, anche alla luce di litigi e botte di cui molti, in paese, erano a conoscenza, compresa la famiglia del colpevole, in modo da togliere i soggetti deboli, le donne (ricordiamoci che c’è di mezzo anche una figlia che ha vissuto in questo drammatico contesto) e collocarle in strutture protette?
Fontanini ricorda le varie iniziative promosse dall’Ente a difesa delle donne vittime di violenze , ultima in ordine di tempo la petizione, lanciata attraverso il sito istituzionale e ancora sottoscrivibile, per dire stop a ogni forma di violenza e stop ai femminicidi. “Troppo facile liquidare queste morti come frutto di gelosie, qui non si tratta solo o anche di gelosia, ma di violenza di genere allo stato puro che il Friuli civile e democratico ha il dovere di contrastare”. Fontanini si augura che presto possa essere sottoscritto a livello territoriale un protocollo d’intesa fra tutti i soggetti interessati per riuscire a monitorare il fenomeno e a prevenire in tempo gesti estremi che, troppe volte, si confermano tragedie annunciate.
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