Si parte da un drastico taglio dei costi della politica per poi rinegoziare il Patto di Stabilità con Roma, fino all’abolizione del ticket sanitario da dieci euro e a un processo che faccia uscire il Fvg da marginalità e isolamento all’insegna del “mai più soli”. Sono alcune delle tappe fondamentali che la neo presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intende percorrere, come le ha sintetizzate in una intervista all’ANSA. Primo provvedimento, sarà la riduzione dei costi di funzionamento del Consiglio regionale con la cancellazione di varie indennità. Nei primi cento giorni, la Serracchiani sarà spesso a Roma per cambiare i parametri del Patto di Stabilità, “essenziale per ridare fiato alle nostre imprese”. Poi, sburocratizzazione della macchina pubblica e un pensiero ai giovani e alle tante opportunità fornite dall’Unione Europea, i cui meccanismi la neo presidente conosce bene. Presto le dimissioni dall’Europarlamento. Infine, no alla Macroregione del Nord – “l’identità e l’autonomia del Friuli Venezia Giulia per noi devono venire prima dei sogni padani” – e sì invece a un vecchio progetto del centrosinistra, l’Euroregione.