I contenuti della manovra di assestamento e l’allentamento del Patto di stabilità e del patto Tondo-Termonti sono stati al centro, oggi a Udine, dell’incontro tra la presidente della Regione, Debora Serracchiani, con i sindaci dei quattro Comuni capoluogo. Serracchiani, accompagnata dagli assessori alle Finanze Francesco Peroni, alle Autonome locali Paolo Panontin e ai Lavori pubblici, Mariagrazia Santoro, ha ribadito che l’assestamento sarà una “manovra povera”, con risorse in calo e con la scelta di limitare allo stretto indispensabile le poste puntuali; nel settore cultura saranno assegnati finanziamenti con l’obiettivo prioritario di salvaguardare 1.500 posti di lavoro. Per i riflessi della manovra sugli Enti locali, Serracchiani ha ricordato che se da un lato, grazie al recente emendamento sullo sblocco dei pagamenti della Pa anche nelle Regioni a Statuto speciale, sono stati liberati 47 milioni di euro, dall’altro “non esistono” 25 milioni promessi e inseriti a bilancio dalla precedente Giunta. Sono stati aperti al ministero degli Affari regionali due tavoli di trattativa con il Governo centrale sui patti Tremonti-Tondo e di Stabilità. “Il ministro Graziano Delrio – ha precisato – è consapevole della necessità di superare situazioni che creano oggettive difficoltà, autorizzando le pubbliche amministrazioni a utilizzare risorse disponili”. I primi cittadini hanno sottolineato gli effetti del Patto di stabilità, recessivi in particolare sull’edilizia, comunque profondamente negativi per l’impossibilità ad esempio di compartecipare ai progetti Pisus o nella messa in sicurezza del territorio. Richiesto inoltre un riequilibrio nei trasferimenti di risorse tra realtà grandi e piccole, anche nella logica di favorire le aggregazioni, e il ripristino della figura del direttore generale.
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