Cividale del Friuli, la città longobarda per eccellenza ospita dal 13 luglio al 29 settembre 2013, negli spazi di Palazzo de Nordis, la mostra “Tabulæ Pictæ. Pettenelle e Cantinelle. A Cividale tra Medioevo e Rinascimento”, evento atteso da anni e promosso dall’Accademia culturale musicale Harmonia. Oltre a presentare per la prima volta al pubblico alcuni fra i più pregevoli cicli pittorici di ambiente friulano, per la varietà dei soggetti illustrati e per l’assoluta fedeltà di rappresentazione presente in molte iconografie, l’esposizione consentirà di far conoscere alcuni aspetti della cultura materiale cividalese fra Medioevo e Rinascimento. I diversi argomenti saranno affrontati prendendo spunto dalle raffigurazioni presenti nelle pettenelle, che fungono da prezioso fil rouge dell’intera mostra, integrando l’esposizione con esemplari originali, ricostruzioni, fotoriproduzioni e modelli. Per questo motivo, saranno coinvolti esperti di differenti settori: studiosi della storia e della società cividalesi, storici dell’arte, della cultura materiale, di araldica, iconologia, dell’abbigliamento, delle produzioni artigiane, delle armi, della musica e degli strumenti musicali.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo è articolato in sezioni. “Cividale fra la fine del XIV secolo e la prima metà del XVI”: vita politica, civica e amministrativa, sviluppo urbano, nobili, imprenditori, artigiani, l’arte e la musica. “Le pettenelle dipinte”: risultanze tecniche, proposte di lettura dei cicli pittorici, araldica, abbigliamento, armi e armati, strumenti musicali, fisiognomica, confronti con realizzazioni analoghe nell’immediato Veneto, in Slovenia, in Carinzia. “Le cantinelle dipinte”: risultanze tecniche, tipologie d’ornato.
Vernice, inaugurazione e informazioni
Aperture: giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 11 alle 19 con orario continuato e ingresso libero. All’inaugurazione, che si terrà il 13 luglio 2013, alle ore 17, negli spazi di Palazzo de Nordis saranno presenti, tra gli altri, il curatore Grattoni D’Arcano, il sovrintendente regionale Luca Caburlotto, il presidente di Harmonia Paola Gasparutti, i rappresentanti del Comune di Cividale del Friuli, della Fondazione Crup, della Banca di Cividale, della Provincia di Udine e della Regione Fvg. Informazioni www.accademiaharmonia.org, info@accademiaharmonia.org; +39 347 1031738.
Il progetto
In questi ultimi anni, nel corso dei numerosi interventi di restauro condotti in Cividale del Friuli a séguito dei danni patiti nei terremoti del 1976, sono riemersi alcuni importanti soffitti lignei dipinti databili, a seconda dei casi, a un periodo compreso fra l’inizio del XV secolo e i primi decenni del XVI. Le strutture, spesso rimaste occultate per secoli da controsoffittature seriori in arelle intonacate, generalmente sono costituite da travi squadrate in larice sostenute da travi di banchina su mensoline in pietra sagomata, con soprastante tavolato ornato da cantinelle – strette assicelle che chiudevano le fughe fra le tavole – decorate a tempera. Lo spazio fra trave e trave è ornato da pettenelle dipinte, sempre a tempera, con soggetti diversi: scene di vario genere, stemmi, racemi, ritratti.
Le pettenelle dei diversi cicli, parte ancora in situ, parte tolte dalla collocazione originaria e ora in collezioni private, si inseriscono in quel composito filone ampiamente documentato in Friuli; in certi casi, strette assonanze fra esempi cividalesi e altri esistenti (o provenienti) da altre zone del Friuli, ne fanno addirittura ipotizzare identità di botteghe, in particolare per quelle realizzazioni di più alta resa qualitativa, aggiornata su quanto andava maturando nel resto dell’Italia, massimamente in area venetopadana. La mostra consentirà di fare il punto sui cicli cividalesi, per la maggior parte inediti e rintracciati nel corso di recentissime indagini sul territorio. Vuole anche approfondire il contesto storico, sociale e artistico cittadino del periodo compreso tra la fine del XIV secolo e gli inizi del XVI.
Comitato scientifico
Luca Caburlotto (Soprintendenza per i beni storici, artistici, etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia); Maria Grazia Cadore (Soprintendenza per i beni storici, artistici, etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia); Paolo Casadio (Soprintendenza per i beni storici, artistici, etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia); Maurizio d’Arcano Grattoni (Dipartimento di storia e tutela dei beni culturali – Università degli studi di Udine); Caterina Furlan (Dipartimento di storia e tutela dei beni culturali – Università degli studi di Udine).