18 luglio 2013 ricomincia l’avventura di Guidolin con l’Udinese dopo un meritato periodo di ferie aggiuntive. La rosa è ampia e il preliminare di Europa League alle porte e la sconfitta per 3-0 contro il Bayer Leverkusen ha fatto drizzare le antenne a un ambiente che forse era troppo tranquillo
RINNOVO E RITARDO – Ringrazio la società per il rinnovo fino al 2017 che abbiamo concordato. Ho dovuto pagare la multa – dice ironico – per il ritardo di qualche giorno con cui mi sono presentato in ritiro. Franco Collavino mi chimava tutti i giorni. Ma n on era per il ritardo ma per il rinnovo. Non è vero che non sono stato interpellato dalle grandi squadre. Sono felice di essere rimasto qui. Comunicare prima il ritardo del mio arrivo avrebbe forse evitato questo presunto giallo.
PROGETTO – Le otto partite sono stati importanti per il grande entusiasmo ma non determinanti per il rinnovo. Mi piace pensare anche con un ruolo differente; insieme al mio staff, (una specie di coordinamento ndr) Non ho mai avuto intenzione di andar via da Udine. L’estero potrebbe sempre interessarmi ma in Italia il mio nome è legato a Udine. Questo è il mio posto. Riuscire a delegare una parte del lavoro di campo può essere per me un miglioramento
OBIETTIVI – Dobbiamo sempre partire dai 40 punti. Poi cercheremo di vendere cara la pelle quando scenderemo in campo. L’europa league non sarà facile con quattro partite ravvicinate. Noi abbiamo come stile anche quello di delegare ai collaboratori tecnici parte del lavoro di preparazione
OBIETTIVI #2: Un allenatore deve guardare di mese in mese di settimana in settimana. Sono alla 149° partita (in campioanto ndr). E’ un brutto numero, vediamo di arrivare alla 150°
SQUADRA: i ragazzi stanno lavorando con molta serietà e dedizione,. Tutto procede al meglio. I risultati a questo punto non sono importantissimi. Mi sembra che abbiamo una buona gamba. Non potevamo pensare di cominciare prima il ritiro. dei nuovi mi sono fatto delle idee grazie ai collaboratori. Se la squadra rimane così sono contento. Cercheremo di fare i 40 punti. Ripartiamo da “Stin Calmuts”
COPPA ITALIA: negli ultimi 25 anni la Coppa Italia l’hanno vinta sempre le grandi tranne una volta (il Vicenza di Guidolin ndr). La salita meno breve non è la meno dura.
BRKIC: Kelava è un ragazzo che deve inserirsi ma noi siamo contenti delle sue qualità. Kelava – dice Giaretta – è stato visionato per un anno. Ha sbagliato una palla su un calcio d’angolo, siamo certi che è un buonissimo portiere; mi dispiace le cose che ho letto stamattina
MODULO: partiremo dal 3-5-1-1 e dal 3-4-2-1. Siamo pronti a sviluppare altre soluzioni, abbiamo già giocato a 4