Mirco Sacher, il ferroviere in pensione ucciso in un campo alla periferia di Udine, era un uomo ”solo e succube delle due ragazzine”. Ne è convinto il legale dei familiari dell’uomo, l’avvocato Valerio Toneatto, dopo una prima lettura degli atti dell’inchiesta per omicidio volontario appena conclusa dalla Procura dei minori di Trieste nei confronti delle due adolescenti udinesi che si sono autoaccusate della sua morte. ”Forse – ha aggiunto oggi il legale – può aver avuto un momento di debolezza, che peraltro è tutto da dimostrare, ma di certo non di violenza. La linea difensiva delle ragazze, della legittima difesa o di un eccesso colposo di fronte a un tentativo di violenza, è smentita dagli accertamenti medici e dalle testimonianze. Da un primo esame degli atti emerge un processo penale abbastanza semplice. Non ci sono grandi problemi giuridici, ci sono due ragazzine che hanno ucciso un anziano rompendogli le costole e soffocandogli la trachea. L’unico punto oscuro – conclude – rimane quello di capire cosa ha scatenato la violenza brutale delle due ragazze”.
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