Una città apparentemente normale, ma in realtà da giorni Trieste – e soprattutto il centro della città – è sotto minuzioso controllo per l’arrivo di Vladimir Putin e della sua nutrita delegazione. Da giorni sono giunti in città uomini della sicurezza del presidente Putin che si sono incontrati con le autorità italiane per stabilire le misure da adottare, che sono state progressivamente attuate. Si calcola che gli uomini della security di Mosca giunti in queste ultime ore siano un centinaio e che quasi altrettanti fossero arrivati in città da oltre una settimana. In collaborazione con la Questura di Trieste, sono state svolte capillari ispezioni in tutti i luoghi che il presidente russo attraverserà e in cui si fermerà. Misure tanto rigorose che a partire da questa sera la “zona rossa” dovrà essere liberata fino alla conclusione del vertice bilaterale. Disposizioni che hanno causato malumori tra i commercianti dell’area. Dalle 8 di domani, divieto assoluto di transito di pedoni e veicoli nell’area lungo le Rive e in piazza Unita’ d’Italia e zone adiacenti. E poi, deviazioni delle linee bus, chiusura degli uffici pubblici. Lo ‘Zar’ è atteso in piazza Unità da Ronchi dei Legionari a bordo della Zil blindata per la stretta di mano ufficiale alle 11.20 con Enrico Letta. Ovunque ci saranno pattuglie in assetto antiguerriglia; nello specchio d’acqua antistante la piazza vigileranno una dozzina di mezzi navali, mentre il cielo sarà sorvolato da elicotteri. Poco distante, in Ponterosso, si svolgerà contemporaneamente una manifestazione organizzata dalle sigle lgbt e della difesa dei diritti civili. Ci sarà anche Vladimir Luxuria, che a suo tempo, in occasione di un Gay Pride a Mosca, subì minacce e aggressioni. Sventolerà una bandiera arcobaleno di 100 metri sulle arie del Lago dei Cigni, di uno dei più noti omosessuali russi, il compositore Petr Cajkovskij, di cui verrà ricordata la figura con quella di un altro gay, Rudolf Nureyev. C’è anche chi ipotizza che esponenti di Greenpeace possano cogliere l’occasione della presenza di Putin per manifestare disappunto per la vicenda della Arctic30 e nonostante la liberazione di quasi tutti i militanti. Soddisfatta la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani: “L’arrivo di Putin a Trieste è un riconoscimento al nordest, alle sue relazioni internazionali. Che sia stata scelta Trieste – ha aggiunto – a me fa ovviamente particolarmente piacere perche’ c’è dietro un investimento che va avanti da tempo”.
Domani le sedi aziendali di Palazzo Modello, Palazzo Marenzi e gli uffici clienti di AcegasAps, AcegasAps Service ed EstEnergy, resteranno chiusi al pubblico e ai dipendenti. Lo rende noto l’azienda segnalando che la chiusura delle sedi è necessaria per “assicurare adeguate misure di vigilanza e sicurezza in occasione del vertice Italo – Russo, che si terrà nell’attigua sede della Prefettura di Trieste”.