Investire in tempo di crisi: il consulente, titoli a reddito fisso e diversificare! Ecco come

Investire in tempo di crisi: il consulente, titoli a reddito fisso e diversificare! Ecco come

zanollaLa scorsa settimana abbiamo detto che finchè le Banche centrali continueranno ad iniettare liquidità, i mercati azionari saliranno, ma abbiamo anche detto che la Borsa americana e quella europea di Francoforte sono oramai ai massimi da oltre 4 anni.

I rendimenti delle obbligazioni non sono più quelli interessanti di una volta, i tassi sono ai minimi e le previsioni dei vari analisti per il 2014 non sono positive. I bond sono destinati a soffrire per il rialzo dei tassi. Nel 2014 il rendimento del titolo governativo USA a 10 anni potrebbe salire dall’attuale 2,80% al 3,50%; anche i rendimenti del bund tedesco a 10 anni potrebbero salire dall’attuale 1,75% al 2,50/2,75%. Sull’Europa il dividend/yield (rapporto dividendo prezzo) è attualmente al 3,70% e questo fa capire che i dividendi delle azioni sono più interessanti dei rendimenti delle obbligazioni europee.

Quindi conviene investire sull’azionario a discapito dell’obbligazionario? Assolutamente no!! A seconda del proprio profilo di rischio e della “tolleranza” di ognuno di noi a sopportare le perdite, comunque la parte più importante del nostro portafoglio deve essere investita in titoli a reddito fisso.

Per il 2014 c’è solo un consiglio: diversificare!! Diversificare con dei piccoli accorgimenti!

Si potrebbe diversificare il portafoglio utilizzando ETF e i fondi o le Sicav dei migliori gestori.

Se la maggior parte degli analisti consiglia di sovrappesare le borse europee (la recessione nell’eurozona sembra essere alla fine) non bisogna dimenticare una quota di azioni sulla borsa americana, considerando anche l’interessante livello attuale del dollaro (1,35/1,36). Vanno inseriti anche i Paesi emergenti, che sono quelli che nel 2013 sono andati peggio (-7/8%), ma sono anche quelli con maggiore potenzialità di crescita economica. Anche Tokyo, grazie al premier Abe, che con la sua politica fiscale ultra espansiva ha avuto l’effetto di deprezzare lo yen e di far ripartire il PIL assieme alla borsa di Tokyo, dovrebbe continuare a crescere.

Oltre all’Asia emergente una quota di Asia sviluppata, in particolare la Cina con Shangai, da due anni la borsa non sale, ma nel 2014 per l’economia cinese è prevista ancora una crescita solida del PIL attorno al +7,5%.

Per quanto riguarda la nostra allocazione sui mercati obbligazionari, si consiglia di investire sulla parte breve della curva, con corporate e high yield americane ed europee, periferici Italia e Spagna con durata sempre inferiore ai 3 anni, BTP legati all’inflazione italiana, obbligazioni convertibili e una piccola quota in obbligazioni di Paesi emergenti in valuta locale, che nel 2013 hanno perso molto. Ovviamente stare lontani dai governativi dei Paesi forti (USA e Francoforte).

Quando si avvicinerà il momento del “tapering” (riduzione degli stimoli della FED) si potranno inserire alcuni ETF short duration che puntano sulla discesa dei prezzi delle obbligazioni.

Non dimenticate di inserire il dollaro USA in portafoglio! Ma questo l’avevamo già detto l’altra settimana.

 

MICHELE ZANOLLA

Wealth Adviser FinecoBank

michele.zanolla@pfafineco.it