Anche sulla rete autostradale di Autovie Venete, la Concessionaria che gestisce la A4 (Venezia-Trieste), la A23 (Palmanova-Udine Sud), la A28 (Portogruaro-Pordenone-Conegliano), la A34 Villesse-gorizia oltre alla A57 (ex tangenziale di Mestre), dal primo gennaio crescono le tariffe.
L’incremento, pari al + 7,17 per cento, servirà anche per finanziare la costruzione della Terza corsia sulla A4, un’opera il cui investimento è di 2 miliardi e 300 milioni di euro. A partire dalla mezzanotte di martedì 31 dicembre 2013, il sistema adeguerà automaticamente i pedaggi che potranno essere calcolati anche utilizzando l’apposito software presente sul sito. Semplicissimo utilizzarlo: basta collegarsi a www.autovie.it, cliccare infotraffico, scegliere la voce (nella barra in alto della schermata) servizi e poi selezionare “calcolo pedaggi”. Comparirà una mascherina con due voci, partenza/destinazione e uno schema con le classi di veicoli. Dopo aver inserito le località, accanto a ogni classe di pedaggio comparirà il nuovo importo.
Alcuni esempi
Prendendo ad esempio la classe A, ovvero quella che riunisce le autovetture, il tratto di A4 compreso fra Udine Sud e Palmanova da 1,60 passa a 1,70 euro, mentre da Trieste a San Donà di Piave l’incremento è di 40 centesimi: da 7 a 7 euro e 40; da Godega a Cordignano, sulla A28, la tariffa per un’autovettura passa da 0,40 a 0,50 euro
Le componenti della tariffa
La formula utilizzata per il calcolo dei pedaggi, è quella del “price cap” che comprende il recupero dell’inflazione programmata più una serie di variabili legate alla qualità del servizio, alla pavimentazione e al tasso di incidentalità, alle quali, da qualche anno, si aggiunge quella correlata al livello degli investimenti che, per Autovie Venete, sono estremamente significativi: 2 miliardi e 300 milioni di euro, nei prossimi anni, per realizzare la terza corsia della A4.
Alcuni esempi di tariffe su tratte autostradali dopo l’incremento del + 7,17% entrato in vigore il 1 gennaio 2014
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2013 | 2014 | |
Udine Sud-Palmanova | ||
Classe A | 1,60 | 1,70 |
Classe B | 1,60 | 1,70 |
Classe tre | 2,10 | 2,20 |
Classe quattro | 3,20 | 3,40 |
Classe cinque | 3,80 | 4,00 |
Udine Sud – Trieste | ||
Classe A | 3,70 | 3,90 |
Classe B | 3,80 | 4,00 |
Classe tre | 5,00 | 5,30 |
Classe quattro | 7,60 | 8,00 |
Classe cinque | 8,90 | 9,50 |
Udine Sud – Latisana | ||
Classe A | 3,20 | 3,40 |
Classe B | 3,30 | 3,50 |
Classe tre | 4,40 | 4,60 |
Classe quattro | 6,50 | 6,90 |
Classe cinque | 7,70 | 8,20 |
Trieste-San Donà di Piave | ||
Classe A | 7,00 | 7,40 |
Classe B | 7,20 | 7,60 |
Classe tre | 9,60 | 10,10 |
Classe quattro | 14,40 | 15,30 |
Classe cinque | 17,00 | 18,00 |
Godega – Conegliano | ||
Classe A | 0,40 | 0,50 |
Classe B | 0,40 | 0,50 |
Classe tre | 0,60 | 0,60 |
Classe quattro | 0,90 | 0,90 |
Classe cinque | 1,00 | 1,10 |
Il meccanismo degli arrotondamenti
. Il decreto interministeriale numero 1044/28/133 del 12 novembre 2001 del Ministero dei Trasporti, contiene una norma che riguarda il meccanismo degli arrotondamenti. La norma prevede che fino a 5 centesimi, i prezzi devono essere arrotondati per difetto a zero; oltre i 5 centesimi vanno arrotondati per eccesso a dieci. Il riflesso degli arrotondamenti comporta che, in alcuni casi, l’incremento, di fatto, “scongela” i 5 centesimi della tariffa precedente che erano stati arrotondati per difetto.
La distribuzione. Non tutto ciò che Autovie Venete incassa resta alla Concessionaria. Una parte, pari al 2,5% circa va ad Anas, l’ Iva (22%) va allo Stato, un’ulteriore quota viene utilizzata a copertura degli investimenti e un’altra, non di poco conto, è destinata alle spese di manutenzione: dalla gestione degli impianti tecnologici agli interventi più vari (riasfaltature, sostituzione di barriere di protezione, azioni di prevenzione del ghiaccio o di ripulitura dalla neve; potatura delle siepi, sfalcio del verde, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale). Un lavoro costante e impegnativo anche dal punto di vista economico, ma indispensabile per garantire la sicurezza della circolazione, tant’è che la manutenzione è una delle poche voci di bilancio che difficilmente subisce ridimensionamenti.