Sono trascorsi 250 anni dall’ultimazione, nel settembre 1770, dei lavori del campanile di Campolongo al Torre, un’opera di 45 metri che racconta della fatica per racimolare il denaro, così come di re Vittorio Emanuele III che quei 102 scalini salì per osservare le operazioni sul Carso. E narra le vicende delle campane, più volte rifuse, della cuspide danneggiata dal fulmine per il cui rifacimento fu coinvolto perfino Giulio Andreotti. Sabato 5 settembre la chiesa di San Giorgio, per celebrare l’evento, ha ospitato la 14ª edizione della Festa dei Campanari del Goriziano, unendo la propria ricorrenza a una manifestazione che ogni anno contribuisce a mantenere viva questa preziosa tradizione
Posted inVIDEO