A Casa Cavazzini “MATTOTTI. Primi lavori”

A Casa Cavazzini “MATTOTTI. Primi lavori”

Mattotti ANNI 70

Le origini dell’artista in una mostra che ci fa conoscere il Mattotti degli inizi attraverso brevi racconti e fumetti con la sua voglia di raccontare vita, personaggi anche ai margini, realtà di una città di provincia.

Dal 25 febbraio al 4 giugno 2017. Inaugurazione il 24 febbraio alle 18.00.

Tutto si può raccontare, anche la realtà di una piccola provincia italiana. Questo è il preciso intento del giovane Lorenzo Mattotti che a Udine visse la prima formazione che, a sua volta, sarà raccontata nella mostra MATTOTTI. Primi lavori, prodotta dal Comune di Udine con l’ERPAC, in arrivo dopo la seguitissima MATTOTTI. Sconfini in corso a Villa Manin fino al 19 marzo prossimo. La rassegna che si terrà a Casa Cavazzini – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine – dal 25 febbraio al 4 giugno 2017 è la premessa fondamentale per capire il lavoro di Lorenzo Mattotti, attualmente presentato a Villa Manin, secondo le intenzioni dell’ideatrice e curatrice Giovanna Durì e della co-curatrice Vania Gransinigh, conservatore di Casa Cavazzini, nonché del Sindaco di Udine Furio Honsell e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Udine Federico Pirone.

Con l’ERPAC, Ente Regionale per il Patrimonio Culturale, organizzatore della mostra MATTOTTI. Sconfini, il Comune ha quindi stipulato una convenzione per consentire l’ingresso alle due mostre ad un prezzo agevolato. Dal 25 febbraio al 19 marzo il visitatore in possesso del biglietto rilasciato a Casa Cavazzini otterrà uno sconto sul biglietto di Villa Manin e viceversa.

La mostra di Udine offrirà una panoramica sulla produzione iniziale di Mattotti, incentrata sullo sguardo di un illustratore giovane, entusiasta di poter cogliere e descrivere (con una narrazione ironica) quello che aveva intorno: dai concerti perché forte era l’interesse per la musica, agli eventi sociali cui l’artista partecipava, ma anche per l’emarginazione sociale e la malattia mentale. Udine, città di provincia, aveva la stessa importanza di una grande città per Mattotti che anche qui poteva vivere esperienze fondamentali per la sua formazione di persona e artista.