Come è emerso in occasione del suo 63° Congresso provinciale, l’Afds Udine ha contribuito con 52 donazioni di sangue ogni 1000 abitanti rispetto a una media nazionale di 40; sono dati importanti e il grazie va ai donatori e al prezioso lavoro di tanti volontari associativi. I numeri testimoniano che l’associazione è presente sul territorio con un ottimo lavoro di sensibilizzazione e che la rete trasfusionale risponde, mettendo a disposizione un numero di accessi e di servizi adeguato alle richieste dei donatori.
Lo ha sottolineato il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia che stamani ha preso parte al 63° Congresso provinciale dell’Associazione friulana donatori sangue (Afds) Udine, tenutosi a Gemona del Friuli.
E’ stato sottolineato che i temi che si vanno ad affrontare oggi in sanità, con decisione e chiarezza, sono quelli di appropriatezza e prossimità: operare per il cittadino con efficacia e laddove serve. Il dono, gratuito e anonimo, è un valore assoluto. Testimonia l’immensa generosità di una terra che ha ricevuto grande solidarietà dopo il sisma del 1976 e che, nel silenzio, da allora, sempre, continua in ogni forma a ricambiare. Nella capitale del terremoto, Gemona del Friuli, che ha ospitato il Congresso Afds, questi valori assumono un significato se possibile ancora più fondante.
L’esponente della Giunta ha rimarcato come sia sempre più necessario essere flessibili e adeguare la realtà della raccolta fissa con quella del centro mobile per aver una gestione ottimale delle risorse e agevolare i nostri donatori a proseguire nel percorso di solidarietà e altruismo che ogni giorno testimoniano con la loro presenza.
Il membro dell’Esecutivo ha sottolineato anche l’importanza di mantenere una salda sinergia tra rete trasfusionale e associazioni, per garantire donazioni che soddisfino la programmazione annuale, mettendo in sicurezza la trasfusione regionale e nazionale, con una risposta concreta alle esigenze dei cittadini-donatori: persone che in modo virtuoso si mettono sempre a disposizione e permettono alla nostra Regione di raggiungere indicatori che la inseriscono nel gruppo delle 5 regioni italiane più virtuose (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Valle d’Aosta).
Il vicegovernatore ha ricordato, poi, che la rete trasfusionale del Fvg garantisce tutte le richieste degli ospedali regionali, e che mantiene le convenzioni extra regionali (5000 inviate alla Regione Lazio e Sardegna ad agosto 2022) con un sistema in perfetto equilibrio. Tra tutte le regioni, il Fvg si è distinta negli ultimi anni come la più virtuosa in Italia con un invio di plasma ai poli di lavorazione farmaceutica di 24,4 Kg/1000 abitanti contro una media nazionale di 14 Kg/1000 abitanti.
La raccolta sangue e plasma in Fvg ha complessivamente un numero di unità raccolte per 1000/abitanti con le aree udinese e pordenonese che hanno raggiunto indicatori virtuosi superiori alla media nazionale; le autoemoteche, che rappresentano una preziosa risorsa per la nostra Regione, hanno incrementato la raccolta rispetto ai centri fissi rispondendo ai nuovi bisogni dei donatori di sangue e la nuova autoemoteca donata all’Afds di Udine è una potenzialità che non ha confronti in altre Regioni.