Non più un semplice luogo di passaggio, ma un’occasione di riflessione. La scalinata Sebastiano Sotgia, in via San Michele a Gorizia, si è trasformata grazie al murales “Il segno delle donne. Gorizia ricorda le sue scrittrici”. Sui gradini sono stati dipinti i nomi di 18 scrittrici, poetesse e saggiste che hanno segnato la storia di Gorizia, contribuendo alla valorizzazione della città e del suo territorio. L’opera è stata realizzata dall’associazione Save Art nell’ambito delle iniziative organizzate per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, dal Comune di Gorizia insieme all’associazione Sos Rosa con il contributo della Regione.
I nomi, individuati da Antonella Gallarotti e scritti uno per ogni gradino per creare una sorta di percorso ideale, sono quelli di: Maria Maddalena Malni Pascoletti (1945-2023), Anna Maria Fabbroni (1934-2023), Lojzka Bratuž (1934-2019), Giovanna Ludovico Giannattasio (1932-2020), Gianna Bigi Pirella (1930-2001), Maura Bozzini La Stella (1928-2012), Lella Au Fiore (1920-2003), Carmen Perco Jacchia (1915-1986), Zora Piš?anc (1912-1989), Nella Cattaruzza Piemonti (1911-2003), Ljubka Šorli Bratuž (1910-1993), Jolanda Pisani “Cassandra” (1905-1978), Nicoletta Coronini (1896-1984), Elda Michelstaedter Morpurgo (1879-1944), Maria Von Schmitzahausen De Egger (Paul Marie Lacroma) (1851-1929), Carolina Sabbadini Luzzatto Coen (1837-1919), Teresa Von Abensperg und Thraun della pace (1759-1920), Marianna De Dietrichstein Coronini Cronberg (1736-1805).
“Una scalinata, un luogo di passaggio, grazie a quest’opera diventa anche luogo di riflessione. Il recupero cromatico di questi gradini con il richiamo a un forte simbolismo riporta quotidianamente l’attenzione sull’importanza del rispetto e del contrasto alla violenza sulle donne, perché guai parlarne solo in occasione del 25 novembre. I nomi riportati ci consentiranno di ricordare e susciteranno curiosità in tutti i passanti, per scoprire o riscoprire le tante donne che hanno fatto la storia di Gorizia”, ha commentato il sindaco, Rodolfo Ziberna.
Marilena Bernobich, consigliere comunale delegato alle Pari opportunità, ha spiegato: “Il murales è un progetto di sensibilizzazione sulla parità di genere e di valorizzazione delle donne, scrittrici, saggiste e poetesse collegate alla nostra città e al nostro territorio, che hanno contribuito a valorizzarlo e che sono simbolo di emancipazione proprio perché la violenza e gli stereotipi si combattono anche con la cultura. La scalinata da mero collegamento da attraversare velocemente diventa occasione di conoscenza, di riflessione sulla parità di genere e di attenzione sulle piaghe della violenza e dei femminicidi. Debellare, contrastare la violenza è un obiettivo che tutti dobbiamo porci facendo rete tra istituzioni, enti e associazioni e promuovendo la cultura del rispetto in ogni ambito e contesto della vita”. L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Sarah Filisetti, ha invece rimarcato: “L’idea che ogni scrittrice avesse un suo gradino e facesse parte di un percorso mi è molto piaciuta perché consente di ripercorrere metaforicamente il cammino in salita che tutte queste donne hanno intrapreso per avere autonomia, emancipazione e indipendenza. Per questo motivo abbiamo scelto di far dipingere una scalinata ampia e frequentata, in una zona di forte passaggio pedonale in prossimità di numerosi impianti sportivi e di aree cittadine oggetto di un importante intervento di rigenerazione urbana (collegamento corso Italia – via del Carso). Oltre a essere omaggio della città alle scrittrici che qui hanno lasciato un segno nel corso dei secoli, mi auguro che quest’opera possa solleticare la curiosità di cittadini e turisti portandoli a conoscere le vicende di queste donne, per coglierne la bellezza dei loro scritti e dei loro animi”.
Le presidenti di Sos Rosa e di Save Art, rispettivamente Francesca Vuaran e Katty Faion, hanno parlato di quanto sia importante l’attività di sensibilizzazione, soffermandosi sull’impegno per educare bambini e ragazzi sul valore del rispetto. Antonella Gallarotti ha infine fatto presente che per individuare i 18 nomi trascritti è stata compiuta una cernita, puntando volutamente anche su autrici meno conosciute ma molto significative, e ribadendo che sono state numerose le donne goriziane che nella loro vita hanno “fatto”, portando a termine azioni di rilievo. Era presente alla cerimonia anche l’assessore comunale al Decentramento, Maurizio Negro.