Nel cuore del quartiere di Laipacco, nel giardino dell’ex scuola elementare “Grazia Deledda”, tra le case e la piazza, nascono nuovi orti urbani di Udine. Giovedì 10 novembre alle 17.30, infatti, verrà presentata la nuova offerta di 6 nuovi orti all’interno del Centro diurno dei servizi delegati per le disabilità (ex scuola elementare Grazia Deledda) in via Laipacco 253.
Gli orti urbani hanno una dimensione di 32 mq e saranno coordinati da alcuni rappresentati degli “ortisti” eletti periodicamente. La sfida è stata quella di “fertilizzare” i saperi e le pratiche in atto, con sperimentazioni e linee guida della bio-orticoltura. Il tutto attraverso l’attività di co-progettazione come esperienza condivisa di sperimentazione, per innescare un rapporto di collaborazione, di incontri e di scambi tra generazioni diverse, oltre a riconoscere una pratica multifunzionale ampliata a obiettivi sociali e terapeutici, nel tentativo di favorire al tempo stesso la riabilitazione e l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
“La sfida nel descrivere un progetto o una realtà di orti urbani – spiega il vicesindaco e assessore alla Pianificazione Territoriale, Carlo Giacomello –, è legata al fatto che nello stesso tempo si tratta di uno spazio per la coltivazione di ortaggi, piccoli frutti, fiori ed erbe aromatiche e di un più ampio processo sociale che prende forma attraverso le dinamiche della comunità”.
Il risultato è merito del progetto coordinato da Bruno Grizzaffi e Paola Rusich, dell’ufficio Rigenerazione Urbana e Agenda 21 del Comune, avviato la primavera scorsa grazie al contributo dell’Azienda Sanitaria Integrata di Udine, del Consorzio Agrario FVG e dell’Associazione Insieme con noi.
Obiettivo principale dell’ampio progetto “l’Orto e la Luna” è infatti quello di rigenerare gli spazi verdi inutilizzati presenti sul territorio e, al tempo stesso, promuovere l’utilizzo di pratiche sostenibili e di forme di produzione solidali, secondo le indicazioni proposte dalle “Linee Guida per la concessione e l’uso degli orti pubblici urbani” destinati ad attività ricreative e didattiche nel territorio comunale. La fortunata esperienza udinese, come testimoniano le numerose attestazioni e premi attribuiti al progetto, indica che gli orti urbani creano percorsi di cittadinanza attiva come occasioni di aggregazione sociale attraverso processi di partecipazione e autogestione del patrimonio comunale, promuovono l’attività fisica delle parti più deboli della società.
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Gli orti urbani hanno una dimensione di 32 mq e saranno coordinati da alcuni rappresentati degli “ortisti” eletti periodicamente. La sfida è stata quella di “fertilizzare” i saperi e le pratiche in atto, con sperimentazioni e linee guida della bio-orticoltura. Il tutto attraverso l’attività di co-progettazione come esperienza condivisa di sperimentazione, per innescare un rapporto di collaborazione, di incontri e di scambi tra generazioni diverse, oltre a riconoscere una pratica multifunzionale ampliata a obiettivi sociali e terapeutici, nel tentativo di favorire al tempo stesso la riabilitazione e l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
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Obiettivo principale dell’ampio progetto “l’Orto e la Luna” è infatti quello di rigenerare gli spazi verdi inutilizzati presenti sul territorio e, al tempo stesso, promuovere l’utilizzo di pratiche sostenibili e di forme di produzione solidali, secondo le indicazioni proposte dalle “Linee Guida per la concessione e l’uso degli orti pubblici urbani” destinati ad attività ricreative e didattiche nel territorio comunale. La fortunata esperienza udinese, come testimoniano le numerose attestazioni e premi attribuiti al progetto, indica che gli orti urbani creano percorsi di cittadinanza attiva come occasioni di aggregazione sociale attraverso processi di partecipazione e autogestione del patrimonio comunale, promuovono l’attività fisica delle parti più deboli della società.
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