A Rivignano Teor il Festival Mondiale della Canzone Funebre. 1 Novembre

A Rivignano Teor il Festival Mondiale della Canzone Funebre. 1 Novembre

Il Festival Mondiale della Canzone Funebre è un evento sempre più importante. Ne hanno parlato in tutto il mondo e quest’anno, grazie all’amministrazione comunale di Rivignano Teor, alla Regione FVG con il marchio Io Sono Friuli Venezia Giulia e il patrocinio dell’università degli studi di Udine, l’associazione Musicisti Tre Venezie e la Pro Loco di Rivignano, avrà un prologo culturale con quattro incontri dal titolo “Tra simboli e realtà: la morte nell’arte, nei conflitti e nei mondi virtuali”. Ci saranno relatori eccellenti il 26 ottobre a Pocenia, il 28 a Flaibano, il 30 a Varmo e il 1° novembre a Rivignano Teor.

Immancabile la musica nell’ambito della Fiera dei Santi di Rivignano con DJ, concerti e bande che circolano tra le vie della città insieme a maschere “orribili”, ma soprattutto imperdibile il famoso Festival Mondiale della Canzone Funebre che si tiene ogni anno da tempo immemore, nella piazza centrale, ovviamente la sera del 2 novembre, sotto il tendone riscaldato.

Si tratta dell’evento più importante al mondo dedicato alle canzoni a tema defunti, che quest’anno si svolgerà con il pensiero al cantautore Pierangelo Bertoli (deceduto pure lui).

Il giorno dei morti si fa musica dal vivo e così, come ormai tradizione, l’associazione Musicisti Tre Venezie con Rocco Burtone, presenteranno sul palco di Rivignano artisti di prim’ordine:
inizierà Ruggero de I Timidi, con il contributo di Fabiana Incoronata Bisceglia. Nessun friulano potrà mai dimenticare la sua “Torna a Udine”, ma iniziò nel 2013 pubblicando su YouTube il suo singolo d’esordio, Timidamente io. Nel 2014 partecipa al programma Tú sí que vales nei panni di Ruggero. Ha partecipato al “Festival della canzone italiana” di New York con Memories of You, versione in inglese di Timidamente io. Nel 2018 fu ospite fisso del varietà 90 Special di Nicola Savino. Ormai giunto al settimo Raduno Timido, evento autocelebrativo che ripropone a cadenza annuale. Diverse partecipazioni a Zelig, Colorado Cafè, L’Eredità, Cultura Moderna, Quelli che il calcio, ma soprattutto concerti ovunque con spalti pieni. Fabiana Incoronata Bisceglia sempre al suo fianco, è la splendida compagna di Ruggero de I Timidi. Il suo carattere effervescente e la sua sensualità creano emozioni indicibili tra il pubblico.

Il festival prosegue con i Parcè No, vincitori dell’edizione passata che tornano per un saluto musicale. Alessio de Franzoni & Sara Rigo, duo di fisarmoniche sui generis, proporranno un repertorio variegato, con composizioni originali e uno stile personale, riconoscibile, ma di difficile etichettatura, nonché musiche popolari dal mondo.

Pensando al famoso cantautore in sedia a rotelle cui è dedicata quest’edizione del festival, Pierangelo Bertoli, sul palco ci sarà ance Luca Bonaffini, già suo collaboratore dal 1985 al 1993 in veste di compositore e autore di canzoni per ben sei album di inediti e diverse antologie. Inoltre Bertoli ha prodotto un album di Bonaffini insieme a Caterina Caselli nel 1993. Nel 2013 ha scritto il libro biografico “La notte in cui spuntò la luna dal monte” dedicato a Bertoli. Annovera altre collaborazioni prestigiose con artisti come Claudio Lolli, Fabio Concato, Nek e, per il teatro, con Enrico Ruggeri.

Altro grande ospite per la “Canzone Funebre” sarà Giacomo Toni, autore, compositore, pianista e cantante. Noto agli appassionati del genere per l’utilizzo di un lessico paradossale e per i monologhi improvvisati che legano un brano all’altro, è attualmente riconosciuto come uno dei migliori cantautori italiani: un compositore con il genio dei grandi vecchi e la forma di un giovane d’assalto. I suoi testi, ironici e pungenti, ormonali e surreali, arrivano a sconfinare nell’umorismo. Allievo di Dimitri Sillato, ha assorbito le basi della tecnica pianistica jazz, per condurla verso una personalissima sintesi sgarbata e diretta che definisce PianoPunk.

Sul palco del Festival anche “Il Mercatovecchio”, gruppo formato da 8 musicisti, per un peso totale di 557 kg, che li rende competitivi anche su palchi di legno. Nel 2018 lanciarono subito il primo EP “EsorDisco” (non si sono mai pentiti di questo gioco di parole). Dopo vari singoli pubblicati negli anni è da pochissimo uscito il disco dal titolo “Fiamme e Bagliori”, energico e intenso viaggio musicale con l’ambizione di contenere tutto dentro: la voglia di vivere, la paura, il tempo che passa, la felicità ignorante e le persone giuste di questi anni strani.

SI esibirà a Rivignano anche un altro grande della musica internazionale. I “giovani dentro” ricorderanno sicuramente “Le Orme”, gruppo che spopolava qualche anno fa, con Tolo Marton alla chitarra. Poi nel 1998 vinse clamorosamente il Jimi Hendrix Festival di Seattle (Stati Uniti), unico chitarrista europeo a poter vantare questo ambito premio. Ha suonato sullo stesso palco di gente come B.B. King, Buddy Guy, Jeff Beck, Jeff Healey, Robben Ford, Blues Brothers e a tanti altri; ha suonato insieme a Jack Bruce e Ginger Baker, ovvero i due terzi dei Cream, trovandosi in pratica al posto del restante componente, Eric Clapton. Da dicembre 2001 Tolo ha partecipato allo spettacolo teatrale “Carta Bianca” con l’attore Marco Paolini e il violoncellista Mario Brunello. Rimanendo in teatro, Tolo ha all’attivo partecipazioni in rappresentazioni teatrali con l’attore Carlo Rao e il poeta Paolo Ruffilli. Nel marzo 2002 ha iniziato la collaborazione con il batterista dei Deep Purple, Ian Paice, suonando in più concerti, in uno dei quali ha partecipato anche l’attuale tastierista dei Deep Purple, Don Airey.

“The Bluegrass Baby”, con la tipica e caratteristica formazione strumentale e vocale, porteranno a Rivignano le antiche melodie irlandesi, le composizioni tradizionali bluegrass, assieme a brani di musica pop arrangiati e rivisitati nello stile bluegrass. Loro sono: Matteo Strazzolini mandolino e voce; John Santoro banjo e voce; Bruno Muzzin chitarra e voce; Giovanni Di Lena violino; Marco Blasig contrabbasso e voce.

Spettacolo nello spettacolo, il Festival Mondiale della Canzone Funebre del 2024 darà spazio all’Accademia di Danza Irlandese Gens D’Ys. Dal 1993, con 35 sedi in tutta Italia, è una delle realtà più importanti della musica e danza irlandesi e divenne presto la prima accademia italiana dedicata ai balli tradizionali dell’Isola di Smeraldo. Grazie all’apporto di nuovi elementi, alla partecipazione a lezioni tenute da insegnanti irlandesi e soprattutto a quelle di Sinead Venables, vice campionessa mondiale, Gens d’Ys è ora una realtà ramificata in tutta Italia. L’Accademia gode da molti anni del patrocinio che l’ambasciata irlandese in Italia concede agli eventi e manifestazioni che organizza, di quello di diversi ministeri e, dal 2011, di quello dell’Ente Nazionale del Turismo Irlandese, di cui è testimonial ufficiale. Il legame tra tradizione e innovazione nella didattica e negli spettacoli proposti è reso possibile unicamente dalla vera passione per la danza irlandese di insegnanti e ballerini, fondamentale per l’esistenza della stessa associazione.

Per chiudere l’edizione di quest’anno del Festival Mondiale della Canzone Funebre, nell’ambito della Fiera dei Santi di Rivignano, ci sarà la più importante e riconosciuta cantante jazz e blues d’Italia. Inutile citare le sue collaborazioni, i riconoscimenti, i progetti discografici, i concerti, le partecipazioni televisive e il suo impegno come vocal e mental coach, di recente ha fatto rivive le emozionanti opere di Lelio Luttazzi. Barbara quest’anno è stata invitata a chiudere il Festival Mondiale della Canzone Funebre in un modo che sorprenderà tutti. Del resto in un festival come questo, la sera della commemorazione dei defunti, quando solitamente l’atmosfera novembrina, la nebbiolina e le funzioni sacre protenderebbero verso la tristezza, a Rivignano ci si può aspettare di tutto!

Insomma il 2 novembre, dopo tutte le reverenziali commemorazioni per i cari estinti, come al solito a Rivignano si cercherà di evocare ricordi piacevoli alla Fiera dei Santi, con la tradizionale musica irriverente ma di grande qualità, sul palco del Festival Mondiale della Canzone Funebre, perché la morte è una cosa seria, ma la vita lo è di più.

Appuntamento imperdibile dalle 17.30 nella piazza di Rivignano il 2 novembre e in caso di diluvio, non c’è problema, perché staremo tutti sotto il tendone.