Lo sbarco degli Alleati in Italia, a 70 anni di distanza, raccontato dalle immagini del famoso fotoreporter di guerra Robert Capa. La mostra sarà allestita da sabato 27 maggio fino a domenica 17 settembre negli spazi dell’Alinari Image Museum, al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto, a Trieste.
Verrà esposta una selezione di fotografie provenienti dalla serie ‘Robert Capa Master Selection III’, conservata a Budapest e acquisita dal Museo Nazionale Ungherese tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009. Organizzata e prodotta dalla Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e dal Museo Nazionale Ungherese di Budapest, l’esposizione presenta 35 fotografie originali incorniciate. Inoltre, novità della mostra triestina, più di 100 immagini del biennio 1943-44 saranno consultabili nello spazio multimediale dell’Alinari Image Museum per contestualizzare la figura di Capa, il suo lavoro, la campagna italiana.
Considerato il “padre del fotogiornalismo”, Robert Capa (Budapest 1913-Thái Binh, Vietnam 1954) visse la maggior parte della sua vita sui campi di battaglia. “Se le tue fotografie non sono all’altezza – è un suo celebre detto – non eri abbastanza vicino”. In oltre vent’anni di attività ha seguito i cinque maggiori conflitti mondiali: la guerra civile spagnola, la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina.
“Nell’immaginario collettivo, il lavoro di Capa è immediatamente collegato al secondo conflitto mondiale, specie ai campi di battaglia di Francia, Germania, Africa. Non all’Italia. Eppure vi è una selezione molto rilevante di sue fotografie che si riferiscono proprio alla campagna italiana” spiega la curatrice della mostra, Beatrix Lengyel. In dettaglio le fotografie di Capa raccontano la resa di Palermo, la posta centrale di Napoli distrutta da una bomba ad orologeria o il funerale delle giovanissime vittime delle famose Quattro Giornate di Napoli, la gente che fugge dalle montagne di Montecassino, i soldati alleati accolti a Monreale dalla gente o in perlustrazione nei campi.
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