Addio alla iena Nadia Toffa, è mancata a 40 anni

Addio alla iena Nadia Toffa, è mancata a 40 anni

E’ mancata la Iena Nadia Toffa. A gennaio 2017 il primo malore a Trieste. Nadia fu trasferita in elisoccorso al San Raffaele di Milano per gli accertamenti. 2 mesi dopo tornò a lavorare alle Iene e raccontò ai colleghi e al pubblico di avere il cancro: “Non lo sapeva nessuno. Ho pensato tanto a questo momento… Fra di noi c’è sempre stata sincerità”. “La fortuna è stata proprio che dopo lo svenimento ho fatto un accertamento, un check-up completo”. E aveva rassicurato tutti: “Ora sto benissimo. E rispetto a quello che mi è successo penso non ci sia assolutamente niente di cui vergognarsi, anzi. Ho solo perso qualche chilo, non mi vergogno neanche del fatto che sto indossando una parrucca”.

Ad aprile era tornata single, scrivendo sui social  di averlo fatto perché il compagno “non mi ha mai accompagnata a una chemioterapia”. Raccontava spesso d’altra parte scampoli della sua vita privata o si prestava ai selfie con i fan. L’ultimo messaggio era però di oltre un mese fa, con un’immagine del suo cagnolino Totò che le leccava la faccia.
“Sono come mi vedete, sono me stessa. Il mio motto è: “La vita è fatta di sfide difficili, ma non impossibili”

Il messaggio scritto dalla redazione delle Iene

E forse ora qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te, NON PERDE MAI. Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi. D’altronde nella vita hai lottato sempre. Hai lottato anche quando sei arrivata da noi, e forse è per questo che ci hai conquistati da subito. È stato un colpo di fulmine con te, Toffa. È stato tanto facile piacersi, inevitabile innamorarsi, ed è proprio per questo che è così difficile lasciarsi. Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la NOSTRA Toffa, la più tosta di tutti, mentre qualcuno non credeva alla tua lotta, noi restavamo in silenzio e tu sorridevi. Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta… il cancro, che fino a poco tempo fa tutti chiamavano timidamente “Il male incurabile” e che, anche grazie alla tua battaglia, adesso ha un nome proprio. “Non bisogna vergognarsi di guardarlo in faccia e chiamarlo per nome il bastardo, – dicevi – che magari si spaventa un po’ se lo guardi fisso negli occhi”. E dato che sei stata in grado di perdonare l’imperdonabile, cara Nadia, non ci resta che sperare con tutto il cuore che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto. Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare a essere quelli di sempre. Niente per noi sarà più come prima.