I presidenti delle Camere di commercio di Udine, Gorizia e Trieste, tutte territori di confine, condividono la scelta della Regione Fvg di mantenere lo sconto carburanti. I 28,5 milioni di euro confermati a Bilancio dall’assessore regionale Francesco Peroni creano un volano economico di non poco conto. In linea con gli sviluppi della normativa, negli ultimi anni ci sono stati investimenti anche considerevoli da parte dei gestori, con la creazione di servizi di vendita al dettaglio, ristorazione veloce, lavaggio auto e altro. Il comparto, nelle tre province confinarie che si confrontano quotidianamente con la concorrenza slovena e austriaca, consta di 330 impianti. Da una stima fornita dalle associazioni di categoria in ogni struttura, oltre al titolare, sono occupate in media 2,5-3 persone: da un semplice calcolo si comprende l’entità occupazionale – oltre 1000 addetti solo nelle tre province, senza contare l’indotto -, alla quale vanno sommati i dipendenti camerali che si occupano specificamente della gestione delle pratiche relative ai contingenti della benzina regionale – poco più di una decina fra Trieste (3), Gorizia (3) Udine (5).
Nei distributori del territorio, peraltro, sono occupati dipendenti non apparenti a nessun sindacato, che vanno tutelati assieme alle loro famiglie, all’indotto che viene generato e al conseguente gettito per le casse dello Stato e della Regione in termini di accise e Iva versata, che portano sostanzialmente a pareggio l’intera operazione carburante agevolato, tra spesa e ricavi.
Posted inCRONACA