La raffigurazione scelta al termine del concorso nazionale sarebbe molto simile ad una già esistente. Per questo motivo l’immagine dell’Alpino “futurista” nel marchio dell’Adunata è stata sospesa in attesa di verifica. L’immagine resterà comunque sui manifesti che tappezzeranno i mezzi e la città di Pordenone
Il manifesto ufficiale dell’Adunata nazionale degli Alpini in programma a Pordenone dal 9 all’11 maggio non sarà, almeno per il momento, utilizzato per scopi commerciali ma solamente come immagine identificativa del raduno. Il simbolo, individuato a fine novembre da una apposita commissione dell’Ana, al termine di un concorso nazionale, che richiama i quadri futuristi di Balla e rappresenta un alpino stilizzato, in cordata, nell’atto di scalare la montagna, sarà quindi presente sulle locandine già in distribuzione in tutte le sedi italiane e in particolare a Pordenone; ma la sua riproduzione su gadget e oggettistica varia sarà sospesa temporaneamente. A scopo commerciale verrà invece utilizzato il simbolo creato da Andreea Galai, la studentessa dell’Istituto “Galvani” di Cordenons che ha ideato il logo dell’87. edizione dell’Adunata nazionale.
La decisione è stata presa al termine di una riunione del Comitato di Presidenza dell’Ana. Il tutto prende le mosse da una segnalazione giunta alla sede dell’Associazione nazionale Alpini, compiuta da uno dei partecipanti al concorso indetto per l’individuazione dell’immagine da inserire sul manifesto. Si è disposto quindi – in via cautelativa – di sospendere l’utilizzo commerciale del simbolo individuato come vincitore del concorso poiché la grafica parrebbe essere molto simile a quella utilizzata per un manifesto di una precedente iniziativa. L’utilizzo a scopi commerciali, che comunque non era pubblico ma assegnato in via esclusiva ad una ditta produttrice di oggettistica legata all’Adunata, viene quindi temporaneamente sospeso. Il manifesto “futurista” continuerà comunque a circolare sottoforma di locandine che tappezzeranno la città, i pulmann e le vetture degli Alpini in arrivo a Pordenone.