Oltre 200 persone sensibilizzate sul tema dell’affido, e una quarantina le famiglie che hanno deciso di proseguire il loro percorso: è questo il bilancio del primo anno di attività del progetto ”Affido un bene per me”, campagna di promozione sull’affido familiare, realizzata dal Servizio Sociale dei Comuni dell’Uti Friuli Centrale in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine e le Associazioni Par Vivi in Famee, Il Focolare Onlus e Famiglie per l’Accoglienza, che ha avuto il suo apice lo scorso 22 ottobre con una giornata di teatro a Martignacco, nel corso della quale sono state ”tirate le fila” del progetto.
Il progetto Affido è iniziato il 1 dicembre 2016 al Centro Balducci di Zugliano con la presentazione, a circa 80 persone, delle attività.
Il programma è quindi proseguito con quattro incontri informativi e orientativi serali sul percorso dell’affido realizzati nel mese di febbraio 2017, a cui hanno partecipato 37 tra famiglie e persone singole. I primi due incontri sono stati tenuti da famiglie affidatarie che hanno raccontato la loro esperienza, la terza serata ha avuto come protagonista la professoressa Lia Sanicola, che ha parlato di famiglia d’origine, famiglia affidataria e rete tra famiglie, suscitando un ampio dibattito. Ultimo incontro è stato un momento conviviale durante il quale sono stati proiettati alcuni episodi del film sull’affido ”La mia casa è la tua” e si è potuta approfondire la conoscenza reciproca in un’atmosfera allegra e informale.
Seconda serie di eventi, a marzo 2017, con due incontri di sensibilizzazione all’Università di Udine quale sperimentazione dell’azione ”parliamo di affido nei luoghi di lavoro in pausa pranzo”, a cui hanno partecipato 15 persone. Gli incontri erano rivolti al personale dell’Ateneo interessato ad approfondire l’affido familiare ed erano strutturati in una prima parte puramente informativa e una seconda parte con la testimonianza di una dipendente dell’Ateneo facente parte dell’Associazione e impegnata in un’esperienza di affido.
Altre cinque serate formative su specifiche tematiche con professionisti del settore (psicologi-psicoterapeuti, pedagogista, giudice onorario presso il Tribunale dei Minori) si sono poi svolte durante il mese di maggio (il Focolare Onlus ha preparato e accompagnato le aspiranti famiglie affidatarie – 43 persone resesi disponibili – ad approfondire le positività e possibili criticità di questa tipologia di esperienza) e a settembre. A conclusione, le famiglie o i singoli che hanno confermato la loro motivazione a proseguire il percorso, sono stati contattati per un colloquio di conoscenza e per approfondire la loro disponibilità all’affido.
Il percorso, come detto, ha avuto il suo apice a ottobre 2017 con l’evento pubblico di sensibilizzazione con il gruppo dei Trigeminus a Martignacco, a cui hanno partecipato circa 200 persone.
Nei prossimi mesi, il percorso proseguirà con un’attività di sensibilizzazione sulla tematica più generale dell’accoglienza familiare in una scuola primaria di un istituto comprensivo del territorio (in fase di definizione), e con altri sei incontri di gruppo con finalità di auto-mutuo-aiuto tra le famiglie affidatarie e aspiranti tali.
#news
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Oltre 200 persone sensibilizzate sul tema dell’affido, e una quarantina le famiglie che hanno deciso di proseguire il loro percorso: è questo il bilancio del primo anno di attività del progetto ”Affido un bene per me”, campagna di promozione sull’affido familiare, realizzata dal Servizio Sociale dei Comuni dell’Uti Friuli Centrale in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine e le Associazioni Par Vivi in Famee, Il Focolare Onlus e Famiglie per l’Accoglienza, che ha avuto il suo apice lo scorso 22 ottobre con una giornata di teatro a Martignacco, nel corso della quale sono state ”tirate le fila” del progetto.
Il progetto Affido è iniziato il 1 dicembre 2016 al Centro Balducci di Zugliano con la presentazione, a circa 80 persone, delle attività.
Il programma è quindi proseguito con quattro incontri informativi e orientativi serali sul percorso dell’affido realizzati nel mese di febbraio 2017, a cui hanno partecipato 37 tra famiglie e persone singole. I primi due incontri sono stati tenuti da famiglie affidatarie che hanno raccontato la loro esperienza, la terza serata ha avuto come protagonista la professoressa Lia Sanicola, che ha parlato di famiglia d’origine, famiglia affidataria e rete tra famiglie, suscitando un ampio dibattito. Ultimo incontro è stato un momento conviviale durante il quale sono stati proiettati alcuni episodi del film sull’affido ”La mia casa è la tua” e si è potuta approfondire la conoscenza reciproca in un’atmosfera allegra e informale.
Seconda serie di eventi, a marzo 2017, con due incontri di sensibilizzazione all’Università di Udine quale sperimentazione dell’azione ”parliamo di affido nei luoghi di lavoro in pausa pranzo”, a cui hanno partecipato 15 persone. Gli incontri erano rivolti al personale dell’Ateneo interessato ad approfondire l’affido familiare ed erano strutturati in una prima parte puramente informativa e una seconda parte con la testimonianza di una dipendente dell’Ateneo facente parte dell’Associazione e impegnata in un’esperienza di affido.
Altre cinque serate formative su specifiche tematiche con professionisti del settore (psicologi-psicoterapeuti, pedagogista, giudice onorario presso il Tribunale dei Minori) si sono poi svolte durante il mese di maggio (il Focolare Onlus ha preparato e accompagnato le aspiranti famiglie affidatarie – 43 persone resesi disponibili – ad approfondire le positività e possibili criticità di questa tipologia di esperienza) e a settembre. A conclusione, le famiglie o i singoli che hanno confermato la loro motivazione a proseguire il percorso, sono stati contattati per un colloquio di conoscenza e per approfondire la loro disponibilità all’affido.
Il percorso, come detto, ha avuto il suo apice a ottobre 2017 con l’evento pubblico di sensibilizzazione con il gruppo dei Trigeminus a Martignacco, a cui hanno partecipato circa 200 persone.
Nei prossimi mesi, il percorso proseguirà con un’attività di sensibilizzazione sulla tematica più generale dell’accoglienza familiare in una scuola primaria di un istituto comprensivo del territorio (in fase di definizione), e con altri sei incontri di gruppo con finalità di auto-mutuo-aiuto tra le famiglie affidatarie e aspiranti tali.
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