Un militare italiano è rimasto ucciso nell’esplosione di un ordigno improvvisato che ha colpito un veicolo blindato Lince nei pressi di Shindand, nell’ovest dell’Afghanistan. L’attentato è avvenuto nel corso di un pattugliamento nella zona. Altri quattro soldati sono rimasti feriti nello scoppio: sono gravissimi.
In un comunicato lo Stato Maggiore della Difesa ha riferito che la pattuglia stava rientrando da un’operazione di assistenza medica alla popolazione locale.
L`utilizzo degli ordigni esplosivi improvvisati (Ied), nonostante gli importanti progressi svolti da Isaf per contrastarne la minaccia – è scritto nel comunicato -, rappresenta una delle modalità di azione tra quelle utilizzate dai ribelli e nel 30% dei casi colpisce vittime civili. Le forze di sicurezza Isaf svolgono una continua attività per prevenire questo genere di minaccia al fine di migliorare le condizioni di sicurezza e garantire uno sviluppo sociale ed economico della regione.
A quanto si apprende, il militare sarebbe rimasto ucciso nell’esplosione di un ordigno nella zona di Shindand, nell’Ovest del Paese
Un militare italiano è morto e altri quattro sono rimasti feriti nell’Ovest dell’Afghanistan. I soldati del quinto Reggimento Alpini erano a bordo di un veicolo blindato Lince colpito da un ordigno mentre la pattuglia rientrava da un’operazione di assistenza medica alla popolazione locale. L’attentato è avvenuto nella zona di Shindand. L’ evacuazione dei militari feriti, le cui condizioni sarebbero gravissime, è in corso. Sono 37 i nostri soldati morti dall’inizio della missione.
Napolitano: “Profonda commozione”
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha appreso con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato di Shindand contro il contingente italiano impegnato nella missione internazionale Isaf. Lo ha reso noto il Quirinale. Il presidente ha espresso i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del caduto e un affettuoso augurio ai militari feriti.
Fonte: Tgcom
(Foto archivio)