Udine, 30 lug – Crescono ancora in modo esponenziale (+ 245%
rispetto al 2007) le domande per il bando previsto dal Piano di
sviluppo rurale per l’agricoltura biologica. Le richieste
pervenute sul secondo bando 2016 del Psr 2014-20 sono infatti
state 441 rispetto alle 274 (+150%) sul primo bando del 2015.
Oltre ai dati dell’incremento delle domande di contributo, vanno
registrati anche i primi risultati positivi: al 31 dicembre 2015
le aziende bio iscritte nell’elenco regionale tenuto dall’Ersa
erano 540, dato già fortemente in crescita dal 2013. Se
analizzato solo il periodo dal 1 gennaio al 13 giugno 2016 sono
pervenute 208 nuove domande di iscrizione: quasi il 40% in più in
meno di un’annualità. Va segnalato che solo tre anni fa, nel
2013, il Friuli Venezia Giulia era l’ultima regione d’Italia per
percentuale di Sau, Superficie agricola utilizzata, biologica con
un 1,7% sulla Sau totale del comparto primario.
Nel precedente Psr 2007-13 l’agricoltura biologica non aveva una
misura autonoma ed era inserita tra gli interventi
agro-climatico-ambientali e l’impegno finanziario complessivo per
il settore di tutta la programmazione era di 3 milioni di euro
(le domande di contributo erano state 180 nella prima annualità,
confermate nelle successive).
L’assestamento di bilancio 2016 ha aumentato la dotazione del PSR
2014-20 di 10 milioni e 700mila euro, con risorse regionali
aggiuntive dedicate all’agricoltura biologica e all’agricoltura
conservativa. Altri 300mila euro saranno destinati ad intervenire
con fondi regionali per premiare la nuova monticazione e
incentivare la presenza di nuovi capi in alpeggio. In totale,
assieme alle risorse previste per l’agricoltura conservativa, la
posta per il settore giungerà a circa 15 milioni di euro.
“Abbiamo incentivato con maggiore forza che in passato la
crescita delle coltivazioni biologiche, con un impegno
finanziario che già ora vale 5 volte quello dell’intera scorsa
programmazione, nella convinzione che una regione piccola come la
nostra per essere competitiva deve puntare su peculiarità,
eccellenze, biodiversità e su un’agricoltura sempre più
sostenibile per l’ambiente”, ha spiegato l’assessore regionale
alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, che approfondirà questi
temi proprio oggi al convegno “I prodotti agroalimentari e
biologici del Friuli Venezia Giulia”, organizzato da Ersa e Aiab,
Associazione italiana agricoltori biologici FVG questa sera alle
18 al castello di Ragogna, in occasione della BioFesta.
“Un festival – sottolinea Shaurli – che è anche una vetrina
importante, organizzata e curata fin nei dettagli da un gruppo di
giovani che credono nel valore delle produzioni di pregio, a
chilometro zero e nell’alimentazione consapevole”.
Del resto, il sostegno che la Regione riserva al biologico
attraverso la nuova Politica di sviluppo rurale 2014-2020 è una
scelta che poggia, oltre che sulla consapevolezza della sua
importanza, ad esempio, per il miglioramento della sostenibilità
ambientale agricola e per il minore utilizzo di trattamenti
chimici, anche su dati economici e di mercato che mostrano una
costante crescita della domanda tra i consumatori.
ARC/EP/fc
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