Udine, 22 ott – “L’agricoltura biologica nel Friuli Venezia
Giulia è in crescita ed è sempre più all’attenzione dei
consumatori, coniugandosi con uno stile di vita sano e moderno
nel quale l’attività sportiva e il rispetto dell’ambiente fanno
parte di un atteggiamento culturale attento alla salute e alla
qualità dell’esistenza”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alle Risorse agricole,
Cristiano Shaurli, intervenendo a Udine, nell’auditorium della
Regione, al convegno “Biologico come stile di vita”, organizzato
dall’Aiab-Aprobio FVG, l’associazione dei produttori biologici, e
dall’Ersa FVG.
“Per accompagnare la crescita di un settore – ha aggiunto Shaurli
– che può dare risposte di redditività aziendale a chi crede
nella qualità e nel successo di una sfida intrapresa sui mercati
con prodotti biologici, la Regione intende accompagnare la
promozione di uno stile di vita consapevole rispetto al cibo e
all’ambiente, utilizzando a questo scopo la formazione e
l’informazione nelle scuole e sul territorio”.
“Non si può più pensare – ha detto l’assessore – che
l’agricoltura multidisciplinare rappresenti la chiave di lettura
delle nuove sfide sui mercati internazionali, rispetto ai quali
la nostra realtà, di dimensioni limitate rispetto ad altri
competitori, avrebbe limitate possibilità di successo. Occorre
ricordare che il settore primario è strettamente connesso con
l’alimentazione, quindi con la salute di tutti noi, e con
l’ambiente nel quale viviamo”.
“Lungo questo percorso che la Regione persegue ed è avvallato
anche dalla Ue – ha evidenziato Shaurli – l’agricoltura biologica
rappresenta una chiave di lettura atta a coniugare la qualità del
territorio con la salubrità di prodotti controllati, realizzati
secondo certi canoni che non derivano da una semplice visione
romantica della lavorazione delle campagne ma sono fondati – ha
puntualizzato – su analisi, osservazioni e studi che si basano su
valutazioni di livello scientifico”.
Shaurli si è quindi complimentato con gli agricoltori che da
tempo hanno intrapreso l’agricoltura biologica. Pionieri in una
realtà, qual è il Friuli Venezia Giulia, nella quale la crescita
del settore biologico è arrivata in ritardo rispetto a tante
altre regioni italiane.
Una crescita, ha precisato, che non è stata accompagnata
dall’utilizzo di risorse pubbliche, che invece oggi sono state
destinate al settore per favorirne l’affermazione e l’ulteriore
sviluppo.
Il convegno, come ha detto nell’introduzione Cristina Micheloni,
presidente dell’Aiab-Aprobio FVG, partiva dalla considerazione,
che chi sceglie di mangiare biologico ha a cuore il proprio
benessere e quello del luogo nel quale vive. Mentre
l’introduzione del cibo biologico nell’alimentazione appartiene a
uno stile di vita del quale fanno parte l’attività sportiva e la
cultura della salute e del rispetto dell’ambiente.
L’obiettivo delle assise era dunque quello di “fare il punto su
scelte, strategie, comportamenti che possono concorrere a
comporre un sano e felice stile di vita per consolidare buone
abitudini già acquisite e individuare nuovi percorsi
complementari”.
A parlarne, con un’attenta analisi suffragata da ricerche e
valutazioni scientifiche, Renata Alleva, nutrizionista e
presidente dell’Isde (associazione medici nutrizionisti per
l’ambiente) di Ascoli Piceno, soffermatasi sul biologico
nell’alimentazione dei bambini e degli adulti e sui rischi che le
sostanze ormai diffuse nell’ambiente possono far correre alla
salute, nell’immediato e nel tempo.
Daniela Peresson, di Aiab-Aprobio FVG, ha illustrato l’esperienza
dell’informazione e dell’educazione alimentare nelle scuole. A
tale proposito, un ruolo importante nella formazione e
informazione svolgono, come ha ricordato Paola Coccolo, dell’Ersa
FVG, le Fattorie didattiche.
Giovanni Gasbarrini, esperto di medicina interna dell’Università
cattolica di Roma, ha spiegato in videoconferenza gli effetti
dell’alimentazione fin dalla gestazione, mentre Luca Speciali,
responsabile medico nutrizionale della nazionale italiana di
ultramaratona, ha raccontato come ci si deve difendere dagli
effetti negativi che possono essere generati da cibi e da farmaci.
ARC/CM/fc
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