Il direttore di Telefriuli, Alberto Terasso, fa il punto sul digitale terrestre in Carnia, per ciò concerne la situazione delle emittenti private locali.
“Il digitale terrestre è una tecnica di trasmissione e quindi chi non vedeva prima l’analogico, non vedrà nemmeno il digitale. Questo per sgomberare il campo da illusioni che mi pare si stiano diffondendo.”
le frequenze sono bloccate, nel senso che il ministero non ha ancora fatto un piano frequenze che possa accontentare le televisioni private, in particolare le televisioni private di regioni transfrontaliere come il Friuli Venezia Giulia, il Veneto, le Marche, l’Emilia Romagna, quelle che hanno frequenze che possono essere disturbate dalle emittenti di altri stati come Slovenia, Croazia, Albania, Montenegro e così via. Siccome l’Unione Europea è riuscita a prevedere per le emittenti nazionali le frequenze pulite, mentre quelle private sono “sporche”, c’è un ricorso al Tar del Lazio che è stato presentato da molte emittenti private e si aspetta il tavolo tecnico per vedere come andrà a finire”.
Foto e Fonte: Carnia.la