Un monito agli islamici moderati a farsi sentire, a esprimere la loro solidarietà alle famiglie degli alpini uccisi nel terribile attentato di sabato 9 ottobre e una riflessione sulla presenza del contingente italiano in Afghanistan. Nel giorno della commemorazione degli alpini della Julia barbaramente uccisi in Afghanistan, il presidente della Provincia di Udine on. Pietro Fontanini, che ha partecipato alla messa di suffragio nel santuario delle Grazie, lancia un duplice, forte messaggio. «Dove sono gli islamici moderati – si chiede il presidente Fontanini – in questi giorni di grande dolore per la morte dei quattro alpini? Qual è la loro posizione in relazione a queste continue stragi? Non è giunto alcun messaggio di solidarietà nei confronti delle famiglie dei caduti. Nessuna testimonianza. Un’assenza grave, una mancanza di rispetto nei confronti di ragazzi che hanno sacrificato la loro vita in nome della pace, in nome della speranza di poter difendere la democrazia in quei Paesi e contribuire a cambiare le cose. Su queste basi, il cammino verso l’integrazione non è privo di difficoltà e ostacoli».
Il terribile attentato e le affermazioni del presidente Karzai che conferma le trattative in corso con i talebani, impongono di rivalutare – secondo il presidente Fontanini – la presenza degli alpini in Afghanistan. «Un attività che rischia di diventare inutile e causare altre tragedie e nuovi lutti – conclude il presidente Fontanini – poiché finalizzata a difendere un presidente, eletto democraticamente, che dichiara di trattare con i talebani, gli esecutori degli attentati contro i nostri soldati».