AMBIENTE: ARPA FVG ALLA RICERCA DI NUOVI INQUINANTI "EMERGENTI"

Trieste, 23 apr – Le Agenzie per l’Ambiente del Friuli Venezia
Giulia e della Lombardia sono state individuate dal ministero
dell’Ambiente e dall’Ispra, l’Istituto superiore per la
Protezione e la Ricerca ambientale, quali laboratori di
riferimento nazionale per i rilievi sui cosiddetti “nuovi
inquinanti emergenti”.

I due laboratori – in sinergia tra loro per quanto riguarda le
metodiche, le tempistiche e il tipo di analisi – saranno dunque
chiamati ad effettuare le analisi su 25 punti distribuiti in
tutto il territorio nazionale nei quali verranno prelevati
campioni di acque superficiali interne e marino-costiere.

Gli “inquinanti emergenti” sono sostanze particolari che è ora
necessario ricercare nell’ambiente per effetto di nuove normative
europee. Sono composti di uso comune, introdotti nell’ambiente
dall’uomo attraverso le pratiche agricole o le acque di scarico,
che la comunità scientifica ritiene potenzialmente pericolosi per
gli ecosistemi acquatici o la catena alimentare.

Tra queste rientrano alcuni pesticidi ma anche le sostanze
contenute nei prodotti definiti “personal care” (saponi, shampoo,
cosmetici), nei farmaci, oppure in prodotti per la pulizia e
l’igiene degli ambienti, che possono finire nelle acque
superficiali e sotterranee.

In questo elenco di sostanze, denominato “watch list”, sono
inserite sostanze di uso molto comune, come, ad esempio, il
17-alfa-etinilestradiolo (principio attivo della pillola
anticoncezionale), l’antinfiammatorio Diclofenac, alcuni
conservanti alimentari, i fungicidi Methiocarb e Oxadiazon, gli
insetticidi Neonicotinoidi, gli antibiotici Macrolidi
(Eritromicina, Claritromicina, Azitromicina).

L’indagine rientra in un progetto più ampio che vede coinvolto il
ministero dell’Ambiente, Ispra e tutte le Agenzie regionali
(Arpa) e provinciali per l’Ambiente (Appa). Obiettivo del
progetto è l’individuazione delle sostanze “prioritarie”, quelle
cioè da ricercare nei prossimi anni attraverso i piani di
controllo e di monitoraggio ambientale definiti dalla Comunità
europea.

La ricerca di questi nuovi inquinanti risulta particolarmente
difficoltosa dal punto di vista tecnico poiché, in base alle
norme Ue, i laboratori devono essere dotati di strumentazioni
molto sofisticate, in grado di rilevare le sostanze in tracce
anche infinitesimali. Arpa FVG e Arpa Lombardia sono tra i primi
enti pubblici ad essersi già dotati di queste attrezzature e
possono dare pertanto avvio ad una prima campagna di
campionamento e analisi.

Questo progetto rappresenta anche un primo esempio di attuazione
del “Sistema nazionale di protezione dell’ambiente”, che vede
Ispra e le varie Agenzie regionali operare assieme, coniugando
attività e competenze.

Il monitoraggio dei “nuovi inquinanti emergenti” andrà ad
integrare e migliorare il piano di monitoraggio ordinario delle
acque, monitoraggio che Arpa FVG realizza periodicamente secondo
le indicazioni regionali.

In tale piano, nel quadriennio 2016-2019 sono previsti
campionamenti mensili per la caratterizzazione chimica di circa
200 corpi idrici (acque superficiali interne, di transizione e
marino-costiere). I punti di monitoraggio sono stati definiti in
conformità alle specifiche previste dalle più recenti direttive
europee.
ARC/RM

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