Trieste, 27 nov – Conoscere a fondo le faglie attive in Friuli
Venezia Giulia. Nasce da questa esigenza la Convenzione tra
l’Amministrazione regionale, le Università di Trieste e Udine, e
l’Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale
(OGS), che congiuntamente si prefiggono di individuare e
sperimentare strumenti specifici di supporto alle attività di
valutazione geologiche sostenute dalla Regione.
L’accordo è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta
dell’assessore all’Ambiente, Sara Vito, che esprime la propria
soddisfazione per un’ulteriore collaborazione tra Istituzioni e
mondo scientifico in un campo – lo studio delle falde attive – di
attualità.
Gli obiettivi elencati nello schema dell’intesa sono lo sviluppo,
la nomenclatura e la classificazione collettiva per la
definizione delle faglie attive, la predisposizione di un
protocollo metodologico comune per l’individuazione delle
fratture, lo scambio di dati attraverso un protocollo informatico
apposito, nonché la creazione di un inventario digitale.
L’accordo è stipulato a titolo non oneroso e prevede
l’adempimento degli obiettivi in 14 mesi.
ARC/PV/EP
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