Angelo Branduardi in concerto a Spilimbergo. 27 Luglio 2015

Angelo Branduardi in concerto a Spilimbergo. 27 Luglio 2015

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Il 27, luglio in piazza Duomo, esibizione del menestrello nell’ambito di un progetto culturale del Comune
A luglio le musiche di Bianchini interpretate da Angelo Branduardi in concerto a Spilimbergo
A Palazzo Tadea sono stati invece illustrati i capolavori del mosaicista e musicista medievale friulano

Sarà Angelo Branduardi l’artista di fama internazionale che si esibirà in concerto a Spilimbergo lunedì 27 luglio nell’ambito del progetto dedicato al mosaicista e musicista rinascimentale Domenico Bianchini detto il Rossetto. Lo ha annunciato l’assessore alla cultura Luchino Laurora nel corso della giornata di studio dedicata all’artista cinquecentesco svoltasi venerdì pomeriggio a palazzo Tadea e che ha richiamato nella Sala degli Stucchi numerose persone. Vista la sua notorietà per le musiche tipicamente medievali, non poteva che essere il “cantautore menestrello” conosciuto in tutta Europa, ad esibirsi in piazza Duomo a luglio; seppur al momento non sia stata ancora definita nel dettaglio la scaletta del concerto, è molto probabile che Branduardi eseguirà nel corso della serata anche alcuni brani scritti a metà del ‘500 dallo stesso Bianchini. Quella di luglio sarà la terza tappa del fitto calendario di appuntamenti che caratterizzano il progetto dedicato al Rossetto, organizzato dal Comune di Spilimbergo con i fondi del progetto Cultura 2014 messi a disposizione dalla Regione. Il nome di Branduardi si aggiunge a quello di un altro big, il critico d’arte Philippe Daverio, che invece a settembre inaugurerà una mostra d’arte collettiva dove saranno raccolte opere musive realizzate da ex studenti della Irene di Spilimbergo.

Intanto venerdì nel corso di un convegno a palazzo Tadea l’attenzione si è concentrata sulle abilità musive e musicali dell’artista rinascimentale. Il professor Franco Fois – tra l’altro curatore dell’intero progetto – nel suo intervento ha evidenziato come uno degli elementi che rende Bianchini estremamente contemporaneo siano le sue intabulature, sistema con il quale la musica veniva riprodotta su una sorta di spartito, indicando la posizione delle dita sulle corde. Un metodo di scrittura, quello del Rossetto, oggi riscoperto nelle tablature riproposte dalle riviste musicali per avvicinare i giovani all’esecuzione di brani rock e jazz senza conoscere necessariamente il pentagramma. Su Bianchini musicista si è soffermato anche Franco Colussi, facendo una veloce panoramica sui maggiori artisti del Rinascimento in Friuli Venezia Giulia, mentre il professor Paolo Zerbinatti ha illustrato l’iconografia musicale del ‘500 negli affreschi dello spilimberghese.

Ma Bianchini fu anche e soprattutto un abilissimo mosaicista, come testimoniano le sue opere d’arte realizzate da cartoni di Tintoretto presenti a Venezia. Ad illustrarle al pubblico è stato il proto della Basilica di San Marco Ettore Vio, il quale ha accompagnato il pubblico in una sorta di visita virtuale tra i capolavori presenti all’interno del luogo di culto della Serenissima.