Anziana inferma: a letto tra 2 metri escrementi e rifiuti

Anziana inferma: a letto tra 2 metri escrementi e rifiuti

BASILIANO-CASA

Inferma, a letto, incosciente, con piaghe da decubito multiple e perforanti e parti del corpo assalita da insetti e circondata da due metri di escrementi e rifiuti ammucchiati in casa. Non è una scena di “Seven” ma un caso analogo a quello della donna disabile chiusa in casa dalla madre a Napoli per anni. Lo hanno scoperto i Vigili del fuoco. La donna, di 76 anni, è stata trovata in condizioni disumane nella sua abitazione, a Basiliano (Udine). In questo caso, però, non si tratterebbe né di violenza né di casi di instabilità mentale, almeno non acclarata. La scoperta è avvenuta la notte del 22 febbraio, dopo una chiamata di soccorso inviata alle 4.20 al 118, forse dal marito dell’anziana, di 69 anni, anche lui disabile. Quando i sanitari sono giunti hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco di Codroipo per sfondare la porta. Davanti si sono trovati la montagna di rifiuti e l’agghiacciante visione della donna a letto tra insetti ed escrementi. Hanno dovuto aprirsi un varco, con i respiratori a causa del puzzo nauseabondo. Nella camera da letto accanto alla donna era accesa una stufetta elettrica; per il resto l’abitazione era priva di acqua e di riscaldamento. La donna è stata portata in ospedale a Udine dove è ricoverata in gravissime condizioni. Della vicenda, tuttavia, si sa ancora poco: la Procura di Udine ha aperto un’inchiesta per abbandono di incapace a carico di ignoti. In attesa di capire se l’anziana sia in grado di rispondere alle domande degli inquirenti, i carabinieri hanno ascoltato i vicini: nessuno aveva notato qualcosa di strano. Da anni non vedevano entrare e uscire nessuno dall’abitazione, raramente l’uomo. A chiarire un po’ la vicenda e la psicologia dei protagonisti è il sindaco di Basiliano, Roberto Micelli: ”In paese non parlavano con nessuno e non volevano far entrare in casa nessuno”, ma ”non sono persone indigenti. Solo molto chiuse e riservate – testimonia – Avevamo già fatto un intervento coercitivo, circa 4 anni fa, per smaltire un accumulo di rifiuti nel cortile della loro abitazione. Alla fine avevano pagato loro stessi l’intervento”. Poi il problema sembrava risolto. Rifiuti in giardino non se n’erano più visti. Il marito si presentava dall’assistente sociale e dal medico di base apparentemente curato, pulito e vestito in maniera dignitosa. La moglie, invece, parlava con l’assistente sociale al telefono.

A cura di Elena Viotto